Italia in lutto, ci ha lasciati all’improvviso: addio al volto noto (2 / 2)

È scomparso nella notte tra sabato e domenica Luca Errani, figura chiave della comunità L’Arche L’arcobaleno di Granarolo, vicino Bologna. Educatore appassionato e padre di Chiara, atleta dei Special Olympics, Errani è stato promotore instancabile dell’inclusione delle persone con disabilità, in particolare attraverso lo sport e il ciclismo.

Con la figlia, ha pedalato lungo l’Italia portando con sé un messaggio di speranza e accoglienza. Il progetto “Pedalando con la Cà”, da lui fondato, ha offerto a molti ragazzi con disabilità l’opportunità di scoprire il mondo, vivere esperienze di viaggio e superare i propri limiti. La sua comunità lo saluta con parole cariche di gratitudine: “Hai accompagnato tanti con passo lento e cuore grande. La tua morte ci lascia smarriti, ma ci resta l’eredità di una vita vissuta con generosità e profondità”.

Simona Larghetti, consigliera alla mobilità sostenibile della Città metropolitana di Bologna, lo ha definito “educatore infaticabile e costruttore di relazioni vere”, sottolineando il valore del suo impegno sociale e la capacità di coinvolgere persone e istituzioni con entusiasmo contagioso.

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Luca Errani è stato anche protagonista del documentario Tanta strada, girato dal regista Lorenzo K. Stanzani, con cui ha percorso in tandem le strade da Bologna a Roma e poi tra le Dolomiti. “Era una persona speciale, capace di guidare anche quando non sapeva dove andare, e tutti lo seguivano”, ha ricordato Stanzani con commozione.

Il sindaco di Granarolo, Alessandro Ricci, lo ha descritto come un uomo capace di abbattere ogni ostacolo con un sorriso e un incoraggiamento, mentre la Fondazione Silvia Parente e l’amico Lorenzo Sani hanno ricordato la sua passione e la capacità di fare rete per costruire progetti inclusivi.