In queste ore sta circolando un video, che è stato girato a Verona, tra Zai e Golosine, pubblicato dall’associazione Meteo 4, che sta seminando una forte ondata di preoccupazione negli italiani, dal momento che un fenomeno dal nome spaventoso si è abbattuto, tutto ad un tratto, sebbene il cielo non mostrasse nuvole o indizi di temporale.
Si tratta del devil dust o diavolo di sabbia, noto anche col termine di diavolo di polvere che i più conoscono come vissine. In sintesi, questo mulinello di povere e sabbia, conferisce di botto un aspetto terrificante al paesaggio e lascia pietrificati i presenti. I testimoni oculari temono per la loro incolumità e per quella dei loro cari ma è pericoloso?
A spiegare in cosa consiste sono gli esperti e noi abbiamo ripreso la spiegazione semplice ma preziosa dell’ingegnere ambientale Simone Buttura. Il diavolo di sabbia è un fenomeno tipico estivo che si forma di solito per lo più sulle basse pianure veronesi, più di rado in città e sulle pianure centro settentrionali.
I diavoli di sabbia sono delle trombe d’aria in miniatura, che si sviluppato quando il cielo è limpido, dunque non sono collegati a passaggi temporaleschi, e hanno una durata che può essere compresa tra meno di 30 secondi fino a 20-30 minuti. Nel caso di Verona, i venti che venivano da sud est dal mar Adriatico e i venti da sud ovest che venivano dall’interno della Pianura Padana sono andati a convergere.
Un fenomeno indubbiamente notevole, quello verificatosi a Verona ma che non ha seminato danni a edifici e persone e questo è l’importante. Nulla di preoccupante, in questo caso, se non la reazione tempestiva dei locali che, presi dal panico, hanno intasato i centralini. L’allarme è rientrato senza ripercussioni.