Italia, forte scossa di terremoto: ci sono crolli (2 / 2)

Era una tranquilla serata di sabato. In tutta la Campania, il velo della normalità si stava abbassando sulla routine del fine settimana, tra cene in famiglia e i primi preparativi per la domenica. Poi, senza preavviso, la terra ha iniziato a sussurrare. Un primo, leggero avvertimento percepito da pochi. Il rumore sordo è cresciuto, trasformandosi rapidamente in un rombo più profondo e minaccioso.

Le luci delle case tremavano, mentre i lampadari oscillavano nel silenzio atterrito che ha bloccato ogni respiro. Quei pochi secondi si sono allungati, portando con sé la memoria di un ricordo che in questi luoghi non è mai del tutto dimenticato. Il vero impatto, però, è arrivato con la terza, inattesa, violenta pulsazione. L’episodio di instabilità si è manifestato con forza in provincia di Avellino, scatenando una reazione immediata.

La strumentazione dell’Istituto ha confermato che la scossa principale aveva raggiunto un picco di magnitudo 4.0. L’epicentro, situato nel cuore della provincia di Avellino, ha innescato un’onda di paura che si è estesa rapidamente. È stata avvertita in modo chiaro non solo in tutta l’Irpinia, ma anche nelle province confinanti di Napoli, Salerno e Benevento. L’area coinvolta era più vasta di quanto si potesse immaginare nell’immediatezza.

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Nonostante la vasta percezione, per fortuna, il bilancio delle conseguenze immediate non ha restituito il dramma temuto. Le verifiche, eseguite senza sosta per tutta la notte, hanno rilevato comunque dei piccoli crolli anche se nessua persona risulta colpita. Alcune crepe si sono avute negli edifici più vecchi. Tuttavia, l’evento ha lasciato il suo segno su alcune strutture: sono stati riscontrati piccoli cedimenti localizzati, come la caduta di calcinacci e la comparsa di diverse crepe sui muri in alcune aree.

A causa di questo episodio di intensa instabilità, le autorità, a titolo puramente precauzionale, hanno deciso per una misura cruciale: la chiusura di tutti i plessi scolastici dell’Irpinia per la giornata successiva quella del 27 ottobre. Un atto necessario per consentire ulteriori sopralluoghi in sicurezza.