Italia, forte scossa di terremoto: chiuse tutte le scuole (2 / 2)

Nella memoria storica dell’Irpinia, la terra non è mai stata un elemento stabile, ma una presenza che respira con un ritmo sotterraneo e imprevedibile. Quella notte, o forse alle prime luci dell’alba, quel respiro si è fatto un sussulto improvviso.L’evento sismico, pur non raggiungendo livelli di particolare distruttività, ha rotto il velo di normalità nella provincia di Avellino, innescando un’attesa tesa e immediata.A Montefredane, la comunità è stata svegliata da una scossa distintiva. Un segno chiaro, un avviso che in questa regione non può mai essere ignorato.Subito dopo il tremore, l’attenzione si è spostata sui telefoni, sul primo bollettino ufficiale che potesse misurare la portata di quel risveglio forzato.

In Prefettura e tra le istituzioni locali, la macchina della protezione civile è scattata in automatico, trasformando il timore in azione coordinata.La priorità assoluta è diventata valutare i danni e, soprattutto, garantire che i luoghi più frequentati restassero fuori pericolo. Un’ansia legittima si è diffusa tra i genitori.In pochi minuti, la risposta è arrivata: sebbene il sisma si sia attestato su un valore non elevato, una prima, immediata decisione cautelativa è stata presa per Montefredane.Ora, dopo il breve ma violento episodio, il silenzio della mattina è carico del peso di questa scelta.

Il dato tecnico, fornito in tempo reale dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ha subito incorniciato l’evento: si è trattato di una scossa di magnitudo 3.0.L’epicentro è stato identificato con precisione nel territorio di Montefredane, un piccolo comune in provincia di Avellino, con un ipocentro registrato a una profondità di 11 chilometri.La conseguenza più diretta e significativa sulla vita della comunità è stata la chiusura immediata delle scuole di ogni ordine e grado.

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Una misura preventiva, in attesa di verifiche approfondite sulla staticità degli edifici.Come confermato dal sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, il protocollo di sicurezza è stato attivato senza esitazioni nel corso della notte stessa.Il primo cittadino ha spiegato di aver attivato immediatamente il COC (Centro Operativo Comunale) e di essersi messo in contatto con la prefettura di Avellino per coordinare l’emergenza.Sul posto, per i primi sopralluoghi e le verifiche strutturali, sono prontamente intervenuti i Carabinieri, per accertare che non vi fossero lesioni o danni di rilievo a persone o cose.In attesa di nuovi bollettini tecnici, l’attenzione resta massima su Irpinia, dove la terra ha ricordato, ancora una volta, la propria natura viva e potente.