Italia, evacuazione totale: ecco cosa sta succedendo (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, nella mattinata del 6 ottobre è scattata l’evacuazione degli ospedali nel territorio dell’area metropolitana di Napoli. Si tratta appunto della zona che in questo periodo è interessata da sismi continui.

L’epicentro di questi terremoti è stato localizzato per quasi tutte le scosse nei Campi Flegrei. Ma perchè gli ospedali in queste ore stanno mettendo in atto l’evacuazione?

Ovviamente niente paura. Si tratta solo di una esercitazione già prevista dal Piano di Protezione Civile. Nella mattinata del 6 ottobre attorno alle 11:00 sono scattate le prove di evacuazione per due strutture ospedaliere, ovvero l’ospedale San Giuliano, situato nel comune di Giuliano, e l’ospedale di San Giovanni di Dio che si trova a Frattamaggiore.

Nella giornata di sabato 7 ottobre, invece, sono state predisposte le prove di evacuazione, sempre nello stesso orario, per l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Si tratta di opere di fondamentale importanza in quanto in caso di vera emergenza, ovvero nel caso dovesse scattare per questi comuni la zona rossa, bisogna essere pronti a lasciare queste strutture in pochissimo tempo. Ed è giusto che la popolazione sappia come muoversi nel caso dovesse arrivare un sisma molto forte o una eruzione vulcanica.

Ricordiamo che sono 15 i comuni e le zone di Napoli che si trovano nella zona rossa stabilita dal Piano di Protezione Civile, e questi comuni sono: Bacoli, Pozzuoli, Bagnoli, Chiaia, Posillipo, Giugliano in Campania, Fuorigrotta, Vomero, Soccavo, Arenella, Chiaiano, Pianura, Monte di Procida, Marano di Napoli, Quarto. Nelle prossime ore si conosceranno ulteriori dettagli su questo piano di emergenza che sarà aggiornato volta per volta.