Italia, dramma in ascensore: la 26enne non ce l’ha fatta (2 / 2)

Una ragazza di 25 anni, Clelia Ditano, è deceduta dopo essere caduta all’interno di un vano ascensore in una palazzina in via Piave, alla periferia della cittadina in provincia di Brindisi. È successo questa mattina intorno alle 7. La giovane, che si trovava al quarto piano dello stabile in cui viveva, avrebbe richiesto l’ascensore ma dopo aver aperto la porta è caduta nel vuoto.

Secondo una prima ricostruzione, la cabina non sarebbe risalita, andando a finire sul tetto della stessa cabina dell’ascensore, fermo al primo piano. E’ stato rilevato un malfunzionamento nell’ascensore che ha portato all’assurdo decesso di questa povera ragazza. Le porte si sono aperte quando l’ascensore non era presente, causando la caduta nel vuoto per decine di metri di Clelia.

Sul posto ci sono i vigili del fuoco per recuperare il corpo della giovane, insieme ai Carabinieri della compagnia di Fasano, la Polizia Locale di Fasano e i sanitari del 118. Il magistrato di turno ha aperto un fascicolo, mentre i tecnici stanno lavorando per chiarire le cause del tremendo episodio.

I fatti sono avvenuti all’interno di una palazzina popolare di proprietà di Arca Nord, in via Saragat 170.  Clelia Ditano, secondo le prime indiscrezioni, lavorava in alcuni B&B della zona dove si occupava di effettuare pulizie.

Un risveglio amaro per la piccola cittadina in provincia di Brindisi, che piange ora la scomparsa di una sua giovane figlia. Piena di vita e solare, Clelia era una ragazza amata da tutti, ignara del triste destino che l’attendeva questa mattina alle prime luci dell’alba.