Una sequenza sismica ha interessato l’area dei Campi Flegrei nella giornata di ieri, con due distinte scosse avvertite chiaramente dalla popolazione. La prima, di magnitudo 3.1, è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle 15:55, con epicentro localizzato nella zona della Solfatara di Pisciarelli, a Pozzuoli, e una profondità di soli 2 km.
I Campi Flegrei, infatti, sono considerati uno dei vulcani piĂą monitorati al mondo a causa del loro potenziale eruttivo e della costante attivitĂ bradisismica, che provoca lento sollevamento e abbassamento del suolo.
Pochi secondi dopo, alle 15:54, una seconda scossa di magnitudo 3.0, anch’essa a 2 km di profondità , ha fatto tremare nuovamente il territorio. Le scosse sono state percepite in diverse aree della provincia di Napoli. Quali?
In particolare a Pozzuoli, dove i residenti dei quartieri di Rione Toiano e Arco Felice hanno segnalato un’intensa vibrazione. Anche a Napoli, nei quartieri di Agnano, Bagnoli e Posillipo, il terremoto è stato avvertito distintamente, così come a Monterusciello e nel comune limitrofo di Quarto. Nonostante la magnitudo non elevata, la superficialità degli eventi ha amplificato la percezione tra la popolazione, generando momenti di apprensione. L’epicentro delle due scosse, come confermato dalle mappe dell’INGV, è stato identificato nella zona della Solfatara di Pisciarelli, un’area nota per la sua attività vulcanica e sismica.
Le autorità locali e l’INGV hanno rassicurato la popolazione, sottolineando che non vi è alcun allarme per ulteriori eventi significativi nel breve termine. Tuttavia, l’episodio ha riacceso l’attenzione sulla necessità di mantenere alta la guardia in un’area ad alto rischio sismico e vulcanico.