Italia, dopo il raccapricciante accaduto si cerca giustizia: maxi processo contro la Nazione

Una notizia appena giunta in redazione, una vicenda che fino ad ora non è stata mai risolta e che adesso vede l'inizio di un maxi processo contro una Nazione. Vediamo che cosa è accaduto.

Italia, dopo il raccapricciante accaduto si cerca giustizia: maxi processo contro la Nazione

Come si sa nel mondo ci sono casi di cronaca che fanno ancora discutere a distanza di anni dai loro accadimenti. Purtroppo alcuni episodi della nostra storia recente non sono ancora chiariti del tutto, e le autorità indagano ancora. Quella che vi stiamo per raccontare nei prossimi paragrafi è una storia davvero molto particolare, una storia che ha a che fare con uno dei periodi più bui che l’umanità abbia mai trascorso. La notizia è arrivata da pochissimo in redazione. 

In questi ultimi due anni segnati dalla pandemia di Covid abbiamo dovuto affrontare un periodo molto difficile che non si vedeva da decenni, in questi mesi sta inoltre preoccupando quanto sta accadendo tra Ucraina e Russia, entrate in ostilità. Il dramma in questione è di portata globale. E in queste settimane sta tenendo banco una vicenda che risale a dir poco a tantissimi anni fa. 

Una causa eclatante

Egidio Gimignani era un partigiano di San Donato in Poggio, nel comune di Tavernelle, in provincia di Firenze. Quest’ultimo è uno di quegli eroi della resistenza partigiana contro i nazisti. Egli fu infatti torturato e poi ucciso dai nazisti in quanto venne trovato in possesso di un fazzoletto rosso: i nazisti credevano facesse parte di un gruppo che aveva ucciso un soldato tedesco in uno scontro a fuoco.

La morte di Gimigani avvenne il 20 giugno 1944. Adesso, a distanza di anni da quell’episodio, il Governo italiano, con il decreto legge 36 del 2022 per risarcire le vittime dei nazisti, ha istituito un fondo di ristoro per i famigliari delle vittime. “Quando abbiamo saputo dell’istituzione del fondo non abbiamo esitato a decidere di far partire la causa anche se inizialmente era previsto solo il termine di 30 giorni, per questo vogliamo ringraziare lo studio legale che ci segue che ha predisposto gli atti in tempi brevissimi, e anche l’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle per l’attenzione che ha sempre dedicato al caso del nostro nonno” – così dichiarano i nipoti Katia e Sergio Poneti, che adesso hanno quindi fatto causa alla Germania.

Tra l’altro bisogna ricordare che il comune di Barberino Tavernelle è motore della rete regionale dei comuni toscani colpiti da stragi ed eccidi nazifascisti. Nelle prossime settimane, o nei prossimi mesi, si potranno sicuramente conoscere ulteriori informazioni circa il procedimento in questione.

Continua a leggere su Fidelity Donna