Nelle ultime ore, i Campi Flegrei sono stati interessati da una nuova sequenza sismica, con cinque scosse registrate ieri sera dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’evento più significativo, con una magnitudo di 2.6 gradi sulla scala Richter, è avvenuto alle 23:18, seguito da altre quattro scosse di intensità minore, tra cui una di magnitudo 2.3 alle 22:40 e una di 2.0 alle 23:03.
L’ultima scossa, di magnitudo 1.6, ha chiuso lo sciame sismico alle 23:41. Questa nuova sequenza arriva a poche ore di distanza dalle 11 scosse registrate nella giornata di giovedì 13 febbraio 2025, che avevano già fatto tremare la popolazione locale. La frequenza e l’intensità degli eventi sismici stanno alimentando preoccupazione e frustrazione tra i residenti della zona, come dimostrano i numerosi commenti sulla pagina Facebook “Quelli della zona rossa ai Campi Flegrei”.
Molti si interrogano sulla tenuta degli edifici di fronte a queste sollecitazioni continue. “Il problema grande è fino a quando possano reggere gli edifici a questo susseguirsi di scosse continue? E se ci sarà una magnitudo maggiore, che può arrivare a 5?”, si chiede un utente. Altri sottolineano come anche le scosse di bassa intensità vengano percepite in modo netto: “Noi a Cigliano le sentiamo tutte”, scrive un residente, mentre un altro aggiunge: “Io mi domando come mai noi di Fuorigrotta le sentiamo anche di piccole entità, tipo 1.6. Prima per sentirla doveva essere almeno di 3.0”.
La natura del sottosuolo e il basso ipocentro degli eventi sismici spiegano perché anche scosse lievi siano avvertite in modo così marcato. Tuttavia, la situazione sta generando tensioni crescenti, soprattutto a Pozzuoli, dove i residenti si dichiarano esasperati. “Loro sanno che siamo in grave pericolo, ma non faranno nulla per due ragioni: 1) non hanno dove metterci, il piano di evacuazione è solo una farsa; 2) l’obiettivo è cominciare a spopolare, ma siamo troppi”, scrive un utente in tono polemico.
La domanda che molti si pongono è: “Fino a quando reggeranno le abitazioni a queste scosse continue?”. Una preoccupazione legittima, considerata la frequenza degli eventi sismici e la loro intensità. Mentre gli esperti continuano a monitorare la situazione, la popolazione chiede risposte concrete e interventi mirati per garantire la sicurezza di chi vive in una delle aree vulcaniche più attive d’Europa.