Italia, choc in aeroporto: cosa trova la polizia nella valigia (2 / 2)

Nascondono più di 400mila euro in contanti nelle valigie, sequestrata metà della somma a 3 donne

L’aeroporto di Milano Malpensa è uno dei più trafficati del nostro Paese, e del mondo intero. Si tratta di uno scalo intercontinentale dove arrivano velivoli da ogni parte del globo. Chi vuole raggiungere una destinazione al di fuori dell’Europa solitamente si reca in questo scalo o a Fiumicino (Roma) per partire.

Chi viaggia sa bene che negli aeroporti, ma anche nei porti, esistono le dogane, specie per quei passeggeri che devono transitare in aree extra Schengen (fuori dalla Comunità Economica Europea) o in altri continenti. E le regole in materia sono molto precise.

Insomma, la legge non ammette ignoranza. Ma tre turiste indonesiane, appena arrivate nel nostro Paese, credevano di farla franca non dichiarando una cospicua somma di denaro che stavano tentando di introdurre illegalmente nel nostro Paese.

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) assieme ai militari della Guardia di Finanza operanti nello scalo meneghino hanno fermato tre turiste indonesiane. Queste ultime sono state sottoposte ai controlli di rito, i funzionari hanno domandato loro se avessero delle somme di denaro molto grosse o altri oggetti da dichiarare. Alla risposta negativa è seguito il controllodi routine.

Le tre sono state trovate quindi in possesso, rispettivamente, di somme pari ad 196.820, 120.260 e 112.450 euro. I funzionari hanno operato in tre distinte operazioni. Le tre, non potendo optare per l’oblazione volontaria per somme di denaro non superiori ai 40.000 euro, si sono viste quindi sequestrare il 50% del denaro eccedente trasportato mentre si è in attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze commini loro la salatissima sanzione spettante in questi casi. Nelle prossime ore potranno sicuramente conoscersi ulteriori dettagli su quanto avvenuto all’aeroporto di Malpensa in queste ore. Per le turiste indonesiane la vacanza non è sicuramente cominciata nel migliore dei modi. Potranno comunque avvalersi della facoltà di presentare ricorso avverso alla sanzione entro 10 giorni dal ricevimento della stessa.