Italia, bimba di 3 mesi respinta dal Pronto Soccorso: non ce l’ha fatta (2 / 2)

Come ben sappiamo in questo periodo nel nostro Paese si stanno verificando numerosi episodi anche abbastanza gravi. Pensiamo ad esempio a tutti quei malori improvvisi che stanno costando la vita a persone giovanissime e nelle ultime ore i casi in questione sono stati diversi.

Si tratta di eventi che provocano ovviamente sgomento in intere comunità. Ma qualcosa di particolare si è verificato a Boscotrecase, dove una bimba di tre mesi nelle scorse ore è arrivata con sintomi che indicavano un arresto respiratorio.

Il padre (accompagnato da un’altra persona), arrivato con la piccola al seguito in condizioni critiche sarebbero stati quindi respinti dalla guardie, in quanto il Pronto Soccorso è chiuso da tre anni ovvero da quando vi è stata l’emergenza Covid.

“Siamo stati respinti dalle guardie giurate, ho provato un senso di grande impotenza” – così ha detto il soccorritore che ha assistito alla scena. La piccola è stata portata poi d’urgenza all’ospedale di Castellamare, dove però ormai non vi era più nulla da fare. La piccola era già senza vita.

Adesso la locale Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo di inchiesta a causa di questo episodio che da quanto si apprende si è verificato il 23 dicembre, proprio mentre tutte le famiglie si preparavano a trascorrere il Natale in compagnia.

Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato uno chef che ha visto il padre con la piccola che era in difficoltà e insieme hanno raggiunto l’ospedale di Boscotrecase. La madre dello chef dice che il figlio è ancora molto provato dall’accaduto. La donna è una delle attiviste che hanno protestato in questi mesi per la riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno raccolto la denuncia del papà, acquisito la cartella clinica ed avviato le indagini, ascoltando i primi testimoni e il personale medico.