Ieri pomeriggio, 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, un bimbo di 10 anni, di origini polacche ma residente in Islanda, che si trovava a Nola, in provincia di Napoli, per trascorrere le festività natalizie con alcuni familiari, è stato investito da un’auto, ca ridosso di un passaggio a livello del comune partenopeo.
Per il minore, non c’è stato scampo, in quanto è deceduto in ospedale. La donna, alla guida della vettura, è stata identificata e denunciata dalla Polizia Locale di Nola. Sulla base della primissima ricostruzione dei fatti, pare che le sbarre del passaggio a livello fossero già in chiusura. La signora ha cercato, accelerando, di oltrepassarle.
Il bimbo, che si trovava pochi metri dopo, e che stava attraversando la strada insieme alla madre, al padre e alla sorellina maggiore di 13 anni, è scivolato e in quel frangente, la vettura gli ha schiacciato la testa.
La donna si è fermata, ha prestato soccorso al minore, lo ha trasportato presso l’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola, ma il piccolo è spirato. In attesa dei risultati dell’autopsia, che verrà effettuata sulla salma del bambino, la polizia di stato dovrà effettuare le opportune indagini.
Una tragedia immane, quella verificatasi ieri, intorno alle 14, che ha scosso il mondo dell’informazione nazionale. Su più fronti, viene chiesta l’eliminazione dei passaggi a livello, in un’ottica di miglioramento della sicurezza ferroviaria, mentre c’è chi punta il dito su regole ancora più ferree, volte a scongiurare ulteriori casi di cronaca, come questi. Non ci sono parole per descrivere lo sconcerto che, in queste ore, ha pervaso gli italiani. Non possiamo che unirci ai tanti messaggi di cordoglio sopraggiunti, ponendo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia del bimbo deceduto.