La bozza della legge di bilancio per il 2024, purtroppo, non ha in serbo liete novelle per i fumatori e chi si vuol mantenere costantemente aggiornato sull’argomento, sta già iniziando a storcere il naso, non trovando giusto che il governo possa attuare dei provvedimenti simili.
Dura lex sed lex, dicevano gli antichi latini e con la manovra aumentano le tasse su sigarette, tabacco riscaldato e il trinciato per le “bionde fai da te”. Per le sigarette tradizionali, invece, la manovra interviene su due delle tre le componenti fiscali che incidono sul prezzo finale del pacchetto di sigarette: specifica e onere fiscale minimo, mentre la variabile non aumenta.
Ma veniamo a quello che i fumatori vogliono sapere: a quanto ammonta “il danno”? Ossia, quanto sarà l’aumento in termini concreti? Sulla base di alcuni calcoli delle principali multinazionali del tabacco, l’aumento si attesterebbe tra i 12 centesimi a pacchetto per le fasce di prezzo più alto e a 10 centesimi al pacchetto per quelle di fascia di prezzo più basso.
Non andrà meglio per le sigarette fai da te, in quanto si registrerà un aumento di 30 centesimi a busta di tabacco trinciato. L’aumento delle tasse sul tabacco, come diverse importanti testate nazionali hanno riportato, interesserà anche le sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato, con un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto.
Nello specifico caso del tabacco riscaldato la cosa è un po’ più prorogata, poiché è nel 2026 che le tasse subiranno l’impennata al 42% contro il 38,5% del 1 gennaio prossimo. Le sigarette elettroniche aumenteranno di un 1 punto percentuale annuo per il 2024 e per il 2025. Certo, tutto questo non fa fare i salti di gioia ai fumatori più incalliti ma basterà a dissuaderli dalla brutta abitudine di fumare, che mette in serio pericolo la loro salute? Alla luce di quanto storicamente è avvenuto, la vedo davvero dura!