L’Italia è a stretta, in queste ore, nella morsa del maltempo e la situazione, specie in alcune zone, è preoccupante, non solo per le piogge che sono cadute copiose, ma anche per via delle esondazioni della caduta di massi e di detriti. Per via di questo scenario, la protezione civile ha innalzato il livello di criticità idrogeologica ad arancione, ritenendo opportuno non abbassare minimamente la guardia.
Parliamo di livelli d’acqua impressionanti, come le immagini e i video amatoriali ci mostrano e il maltempo, a detta degli esperti, per il momento non andrà via.
Cosa di prospetta? Ancora un altro giorno di pioggia, in attesa che il meteo migliori, concedendoci una piccola tregua ma gli esperti parlano, in particolare, di una città flagellata, quella di Cogne.
Proprio qui, in circa sei ore, sono caduti 90 mm di pioggia, con colate detritiche lungo i canaloni del Pont du Teuf, Costa del Pino, Trajo, Les Ors, Tsa de sèche. Stando al bollettino aggiornato del centro funzionale della Valle d’Aosta, il livello di criticità idrogeologica è di tipo arancione, con un peggioramento previsto per le prossime ore.
Cogne, città che conta 1300 residenti, più villeggianti e turisti, è rimasta isolata a causa di una colata detritica che ha interessato la frazione Epinel, lungo la strada regionale che conduce alla località ai piedi del Gran Paradiso. Il primo cittadino ha emesso il divieto di transito sulle strade comunali di Valnontey, per via di un’altra frana a Teuf. Dopo l’alluvione, è tempo di contare i danni da essa provocati e di mettere in salvo i coinvolti. Tra le 4 e le 6 l’elisoccorso ha messo in salvo una famiglia con una bambina piccola, rimasta bloccata in Valnontey, e tre persone isolate nel vallone dell’Urtier. Prosegue, nel frattempo, l’attività di monitoraggio e soccorso che ha coinvolto Protezione civile, Corpo valdostano dei vigili del fuoco, Corpo forestale della Valle d’Aosta, 118, Soccorso alpino valdostano e forze dell’ordine, oltre al personale e le amministrazioni dei comuni interessati.