
Per fortuna si tratta solo di una simulazione, ragion per cui gli italiani possono star tranquilli, trattandosi, per l’appunto, di un crash simulato di un aereo di linea con circa 100 passeggeri a bordo, con tanto di ammaraggio finale. Ma quando accadrà tutto questo e per quale motivo? E’ imminente, questo possiamo dirvelo.
Per gli amanti dell’adrenalina la notizia non passerà certo inosservata e, da quanto si apprende a mezzo stampa, il tutto accadrà martedì 5 settembre. Agli inizi della nuova settimana, l’esercitazione internazionale di ricerca e soccorso in mare nominata “Squalo 23” avverrà proprio nelle acque di competenza della Capitaneria di Porto di Olbia .
Squalo 2023 sarà coordinata dal 16/o Marittime Rescue Sub Center della Guardia Costiera di Olbia. Ovviamente una simulazione così importante richiederà un notevole dispendio di mezzi aerei e navali, con uomini in divisa provenienti da diversi enti, il coinvolgimento di amministrazioni e Forze armate anche estere.

Tutto questo per il finto crash , con tanto di ammaraggio per rendere il tutto ancora più spettacolare, largo di Capo Coda Cavallo. Nel porto di Olbia, si apprende dall’Ansa, ci sarà l’allestimento di un posto medico avanzato delle autorità sanitarie, in cui verranno trasportati i finti naufraghi e i finti “feriti”.
L’esercitazione, per chi non ne fosse a conoscenza, è prevista dagli accordi internazionali S.A.R.MED.OCC. tra Francia, Italia e Spagna, Grecia, Malta, Marocco, Francia, Cipro e dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Possiamo dunque tranquillizzare tutti sul fatto che nessun aereo precipiterà in mare ma che è tutto calcolato nei minimi dettagli , nell’ambito di un’operazione programmata con dovizia di particolari, con tanto di guardia costiera pronta ad intervenire.