Una settantenne italiana è riuscita, con un gratta e vinci, a vincere una cifra pazzesca: mezzo milione di euro . L’anziana si è recata in una tabaccheria di Napoli per incassare la somma che le avrebbe cambiato la vita ma il gestore dell’attività, senza pensarci un solo istante, è fuggito col biglietto vincente.
Peccato che la sua fuga è durata pochissimo, in quanto i poliziotti lo hanno fermato mentre stava per imbarcarsi su un volo, diretto alle Isole Canarie ed è stato ammanettato all’aeroporto di Fiumicino. Ha provato a sottrarsi alla giustizia ma dura lex sed lex, dicevano i latini.
L’uomo, arrestato, ha provato in tutti i modi a difendersi, accusando la 70enne, legittima proprietaria del biglietto, di calunnia. Peccato, però, che a incastrarlo c’è stata una prova schiacciante: il furbo tabaccaio, nel vano tentativo di sottrarsi alla giustizia dopo il furto, aveva già provveduto a depositare il biglietto vincente in una banca a Latina, città situata a metà strada tra Napoli e Roma.
L’uomo, ora, è accusato di furto aggravato, e gli è stata sospesa la licenza per esercitare l’attività di tabaccheria . Le autorità, inoltre, hanno provveduto al sequestro del biglietto vincente e purtroppo questo non è l’unico caso simile nel mondo, come la cronaca ci fa ben vedere.
Alla luce di tutto ciò che accade in giro, e di cui la stampa ci informa costantemente, ci si pone una domanda legittima: la fiducia deposta da noi nei tabaccai è ripagata doverosamente? Premettendo che non va mai fatta di tutta l’erba un fascio, le autorità rimarcano la responsabilità consapevole di chi lavora a contatto col pubblico, specie in ambienti in cui circolano grandi somme di denaro, proprio per evitare di finire in manette.