Italia, 60 bambini finiscono in ospedale dopo aver mangiato a scuola: ecco cosa sta succedendo (2 / 2)

Un sospetto caso di salmonellosi ha colpito numerose scuole nella città metropolitana di Firenze, causando preoccupazione tra le famiglie. Circa 60 bambini sono stati portati al pronto soccorso con sintomi tipici di un’infezione alimentare, e 10 di questi sono stati ricoverati nei reparti di pediatria per disturbi più gravi. Le scuole coinvolte si trovano nei comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Barberino di Mugello, dove le autorità locali hanno deciso di chiudere le mense scolastiche per precauzione.

I primi sintomi si sono manifestati all’inizio della settimana, ma il numero di casi è rapidamente aumentato, portando a numerose assenze tra gli alunni. I bambini hanno presentato disturbi gastrointestinali, sintomi che hanno spinto le autorità a sospettare un caso di salmonellosi. In risposta, le amministrazioni comunali hanno adottato misure drastiche, sospendendo il servizio di refezione scolastica fino a quando non verranno effettuati controlli più approfonditi.

L’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha confermato che nessuno dei bambini ricoverati è in pericolo di vita. Tuttavia, alcuni di loro, tra cui bimbi molto piccoli, hanno manifestato sintomi più severi e sono stati sottoposti a monitoraggio ospedaliero. Fortunatamente, secondo i medici, si prevede un miglioramento delle condizioni di salute nelle prossime ore.

Salmonella e salmonellosi: sintomi, cause e cure

Nel frattempo, la Asl Toscana Centro ha avviato ispezioni negli stabilimenti della società di refezione scolastica coinvolta. Sono stati eseguiti campionamenti sugli alimenti e verifiche igienico-sanitarie, ma al momento non sono emerse irregolarità gravi che giustificherebbero ulteriori misure restrittive nei confronti della società che gestisce il servizio di mensa.

Gli accertamenti proseguiranno per identificare con precisione la causa del contagio. La chiusura delle mense scolastiche resterà in vigore per almeno due giorni, il tempo necessario per completare le verifiche e garantire la sicurezza degli alunni e del personale scolastico. Le autorità sanitarie locali continuano a monitorare la situazione, pronte ad adottare ulteriori misure in caso di necessità.