Italia, 6 morti e diversi casi di intossicazione per il consumo del noto prodotto (2 / 2)

Ecco quanto dichiarato dal Ministero della Salute: “Le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute per fronteggiare la diffusione del batterio, hanno rilevato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del ceppo di Listeria ST 155 in wϋrstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli – IT 04 M CE. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento”.

Lo stabilimento in questione è quello di P.le Apollinare Veronesi 1, San Martino Buon Albergo, nel veronese. Il Ministero della Salute ha aggiunto, per tutelare i consumatori, di aver provveduto alritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022.

Il 9 settembre, il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di Eurospin per quanto riguarda un lotto di wurstel con pollo e tacchino al formaggio marchiato Tobias per “presenza Listeria Monocytogenes” Il lotto in questione è il 1810919 venduto in confezioni da 150 g con scadenza 17.09.2022.

Aia Wudy Formaggio e Wudy Gusto Classico, come peraltro riportato da Ilfattoalimentare.it, sono stati richiamati per rischio microbiologico. Le confezioni di würstel interessate sono state prodotte dall’azienda Agricola Tre Valli e riportano el date di scadenza comprese tra il 20/09/2022 e 05/12/2022 e il marchio di identificazione IT 04M CE.

L’azienda Agricola Tre Valli, attraverso un comunicato fatto pervenire alla redazione de Il fattoalimentare.it, dal suo canto, ha smentito tassativamente l’esistenza di evidenze tecnico scientifiche che possano portare ad una correlazione tra casi di decesso dovuti a Listeriosi e i würstel da essa prodotti, precisando che “ha attivato una procedura di ritiro volontario di concerto con le Autorità Competenti esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico”.

Per arrivare alla causa di questi focolai sono serviti mesi di indagini, in cui, inizialmente, un innocuo formaggio è stato ingiustamente accusato. La listeriosi non va assolutamente sottovalutata perché, nei soggetti a rischio, può dar vita a setticemia, meningiti o aborto.