Italia, 41 intossicati di cui 28 bambini: si teme il peggio (2 / 2)

Questa mattina, presso le piscine “Jacarandà” di via Procaccini a Milano, si sono verificati momenti di tensione a causa di un’incidente che ha coinvolto quarantuno persone, di cui ventotto bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. L’evento è stato provocato da una leggera intossicazione causata dai vapori inalati all’ingresso della struttura.

La notizia è stata riportata dai vigili del fuoco, intervenuti dopo che le persone presenti hanno dato l’allarme. Nella tarda mattinata sono giunti sul luogo del sinistro i pompieri del nucleo Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico), specializzati nelle operazioni di bonifica.

I bambini coinvolti, alunni della scuola materna privata “Giocomotiva”, sono stati trasferiti in un’area triage allestita da Croce Rossa e vigili del fuoco, dove sono stati visitati dagli operatori sanitari. Dai controlli medici effettuati è emerso che non presentano particolari problemi. Tuttavia, undici persone, di cui cinque bambini e sei adulti, a causa dell’eccessiva esposizione ai vapori, hanno accusato sintomi più acuti e sono stati trasportati in ospedale.

I cinque bambini sono stati classificati in codice verde e sono stati trasferiti tra diverse strutture ospedaliere, mentre due adulti sono stati trasferiti in codice giallo al Fatebenefratelli e gli altri quattro in codice verde. Cosa ha causato l’intossicazione?

Pare si sia trattato di un errore umano. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, un tecnico addetto alla gestione dell’impianto avrebbe miscelato in modo non corretto il cloro nell’acqua, causando una reazione chimica che ha sprigionato vapori tossici. I vapori tossici si sono diffusi attraverso i condotti di ventilazione, raggiungendo le piscine dove, oltre alle normali lezioni per adulti, si stava svolgendo un saggio con gli alunni della scuola materna.