Italia, 11 scosse di terremoto in poche ore: sale la paura (2 / 2)

La terra è tornata a tremare in Italia. E’ successo nella notte tra martedì e mercoledì, in prossimità dell’area del Lago di Campotosto, in Abruzzo. La zona è stata interessata da uno sciame sismico con undici scosse registrate in meno di 24 ore. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato la fase più intensa tra le 23:16 e le 23:57, con tre eventi ravvicinati di magnitudo 2.2, 2.4 e 2.1.

Sebbene di intensità moderata, la sequenza ha allertato i sismologi per la sua ripetitività e la localizzazione in una delle zone a più alto rischio sismico dell’Appennino. Le scosse sono state generate dalla faglia di Campotosto, una struttura estensionale lunga 25 chilometri, che interessa i territori di Capitignano, Campotosto e Amatrice – già duramente colpiti dai terremoti del 2016-2017.

La faglia in questione è una delle più attive e costantemente monitorate dell’Appennino centro-meridionale, un’area sismicamente sensibile e complessa. La sua pericolosità è legata alla capacità di generare effetti a catena, influenzando anche strutture geologiche vicine.

Secondo gli esperti, lo sciame sismico registrato di recente potrebbe essere il risultato di un rilascio di stress accumulato nel tempo, un fenomeno naturale che può verificarsi lungo faglie particolarmente attive. In alternativa, potrebbe trattarsi di una riattivazione temporanea, un comportamento tipico delle faglie mature che attraversano cicli di attività e quiete.

Al momento non ci sono segnali di imminenti eventi più forti, ma la zona rimane sotto stretta sorveglianza. Gli scienziati ricordano che anche scosse di bassa magnitudo vanno monitorate, soprattutto in aree con una storia sismica drammatica come quella di Amatrice, dove il ricordo del sisma del 24 agosto 2016 è ancora vivido.