Ischemia, la malattia tra le più letali: i primi sintomi a cui prestare attenzione

Stefano Tacconi è stato colpito da ischemia cerebrale e, in attesa del bollettino medico sulle sue condizioni di salute, scopriamo quali sono i sintomi della malattia a cui prestare attenzione.

Ischemia, la malattia tra le più letali:  i primi sintomi a cui prestare attenzione

Classe 1957, l’ex portiere della Juventus e della Nazionale, Stefano Tacconi, 64 anni, è ricoverato in gravi condizioni al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Alessandria. La prognosi è considerata riservata. Come ormai noto, è stato colpito da un’ischemia cerebrale. 

Tacconi, venerdì sera, era stato ospite in un ristorante della provincia alessandrina, a una cena benefica, in favore del comitato locale della Croce Rossa Italiana. L’ex calciatore, che era in compagnia di Andrea, uno dei suoi 4 figli, ha proseguito la serata in un locale da ballo nel centro della città. Ma nella mattinata di ieri, è arrivata la triste notizia.

Cosa è accaduto 

Tacconi, ieri mattina, ha avvertito che si sarebbe presentato in ritardo ai vari appuntamenti previsti per proseguire l’evento “Giornate delle figurine” di Asti, a causa di un forte mal di testa. L’ex portiere, andato via dal calcio giocato nel 1994, è stato portato all’ospedale Cardinal Massaia di Asti, dove i medici hanno deciso il trasferimento ad Alessandria.

L’ischemia cerebrale è una condizione che si verifica quando, per un qualche motivo, viene impedito il normale flusso di sangue al cervello, interrompendo il continuo scambio tra apporto e rifornimento di molecole necessarie, soprattutto ossigeno e zucchero, e smaltimento delle sostanze di rifiuto. La carenza di ossigeno (ipossia) in un tessuto così delicato come il cervello è causa di rapida morte delle cellule cerebrali, con comparsa di possibili danni irreparabili. A seconda dell’area interessata, i sintomi di ischemia cerebrale possono comprendere: disturbi della vista, del movimento e del linguaggio, difficoltà di equilibrio, incoscienza, debolezza muscolare spesso limitata ad un lato del corpo. 

Se nei casi più leggeri l’ischemia è temporanea e i sintomi collegati si risolvono spontaneamente nelle 2-3 ore successive (attacco ischemico transitorio); se l’ischemia persiste si andrà invece incontro a un ictus. La causa più comune di un’ischemia è il restringimento delle arterie che dal collo o dalla testa portano il sangue al cervello, formando coaguli di sangue (trombi) che possono bloccare l’arteria dove si formano (trombosi) oppure possono staccarsi e rimanere intrappolati nelle arterie più vicino al cervello (embolia). 

Un’altra causa di ischemia è la formazione di coaguli di sangue nel cuore, per esempio a seguito di battito cardiaco irregolare (es. fibrillazione atriale), attacco cardiaco, anomalie delle valvole cardiache. A queste cause più comuni, se ne aggiungono altre: utilizzo di sostanze d’abuso, tumori che comprimono i vasi sanguigni, impendendo il flusso sanguigno, gravi situazioni di anemia , disturbi della coagulazione del sangue (es. trombofilia). Ovviamente per prevenire un’ischemia è consigliabile adottare uno stile di vita sano, con dieta equilibrata, praticare regolarmente esercizio fisico, non fumare, bere moderatamente alcolici. 

Dato che il bollettino medico previsto nella sera di ieri non è ancora arrivato, se ne attende uno dall’ospedale nelle prossime ore. Intanto il figlio di Tacconi, Andrea, in una story postata sul proprio account Instagram, ha scritto:”Riprenditi Papi, sei un leone, vincerai anche questa battaglia”, accompagnando il messaggio con un’emoticon con le mani giunte. 

 

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