Il mondo scientifico, attraverso siti, riviste specializzate, interviste ai medici, ci mette in guardia da patologie anche molto gravi, proprio come quella di cui vi parleremo , che va sotto il nome di ipossiemia.
Parliamo di una condizione in cui il sangue arterioso contiene una quantità di ossigeno più bassa (o meno disponibile all’uso) rispetto al normale, per cui capiamo bene quanto preoccupante sia lo scenario che si manifesta agli occhi di chi deve prestare soccorso e deve farlo in modo tempestivo, proprio per evitare un ulteriore peggioramento dello stato delle cose.
Tradotto in parole molto più semplici, l’ossigeno contenuto nel sangue arterioso o è poco di suo oppure è poco utilizzabile. Questo stato di cose, non fa arrivare un apporto di ossigeno sufficiente ai tessuti e agli organi presenti nel corpo. Come sempre, il nostro organismo emette dei campanelli d’allarme.
Molto spesso, se non conosciuti, essi possono essere confusi con problematiche di poca importanza, più comuni, ritardando l’intervento di un medico e di conseguenze delle cure con conseguenze che, come avrete modo di vedere, possono essere davvero raggelanti.
Ma quali sono dunque i sintomi dell’ipossiemia? Come fare a riconoscerli? Sono come sempre gli esperti a dirceli , invitando a fare attenzione al loro presentarsi, in modo da poter avere una diagnosi tempestiva. Vediamoli nella pagina successiva del nostro articolo in modo da non farci cogliere impreparati e sapere come intervenire.