Inquietante scoperta nel mare italiano: scatta il divieto di balneazione (2 / 2)

Come si sa le alte temperature dell’acqua portano ad affacciarsi alle nostre latitudini anche ospiti indesiderati per noi esseri umani. L’acqua è il regno di tante creature e come tali come si sa bisogna rispettarle.

Ogni sentiamo parlare ad esempio della presenza degli squali nelle nostre acque, un fenomeno che è assolutamente normale e che non deve spaventare anche perchè la maggior parte delle specie di squali presenti nei nostri mari sono innocue. Ma non è di squali che vogliamo parlarvi quando di un altro problema.

Essi, infatti perchè come ogni anno in questo periodo alcune zone del nostro Paese devono fare i conti la presenza dell’alga tossica, nome scientifico Ostreopsis ovata. Si tratta di una specia di alga le cui particelle, se inalate, possono provocare problemi transitori nei bagnanti.

Si tratta di una microalga presente soprattutto in Adriatico e sta dando problemi in questo periodo soprattutto in Puglia. Infatti secondo quanto riferisce la stampa italiana e pugliese ci sono diverse località con bandiera rossa per non balneabiltà dell’acqua a causa della presenza di alga tossica.

I dati sono stati diffusi dopo le rilevazioni, condotte da Arpa Puglia, in riferimento alle prime due settimane di luglio. In particolare l’alga tossica si trova a Bisceglie, nel nord barese, dove le analisi hanno evidenziato una alta concentrazione di alga tossica nel tratto di costa a 500 metri a sud della fogna cittadina. “Il resto della costa cittadina resta assolutamente balneabile” – così riferisce una nota del Comune di Bisceglie da cui ci tengono a precisare che “non è corretto quindi parlare di bandiera rossa su Bisceglie perché questo concetto rischia di essere fuorviante, danneggiando ingiustamente l’intera città e il settore turistico”.

Alga tossica è stata trovata anche a Porto Badisco, nota località turistica vicino Otranto, e presso ido Il Trullo a San Giorgio (tra Bari e Torre a Mare). Dopo l’ultima rilevazione però è stata riclassificata bandiera arancione (si passa da una densità di 230.936 cellule/litro in colonna d’acqua a una di 19384). Presenza di alga tossica è stata rilevata anche nei giorni scorsi a Torre Canne, in provincia di Brindisi.