Inps, l’annuncio poco fa: sarà fatto entro il 30 novembre 2025 (2 / 2)

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale  ha posto una scadenza, quella del 30 novembre 2025, come termine ultimo, come muro invalicabile oltre il quale non sarà  più più possibile usufruire di un  aiuto che lo stesso ente ha disposto.  Ovvio che, per farlo, occorre presentare la domanda nei tempi utili, come del resto vale per molti altri pagamenti emessi .

Entro il 30 novembre, è ancora possibile inoltrare la domanda per l’erogazione dell’indennità da 200 euro, la cosiddetta indennità una tantum prevista dal decreto-legge 50/2022, specificamente rivolta a quelle platee che non la ottengono d’ufficio in busta paga o nel cedolino della pensione.

L’ente, attraverso la notizia che era stata aggiornata per l’ultima volta il 29 novembre 2022, ha voluto incalzare chiunque rientrasse nei parametri, avvertendo della scadenza ormai imminente. Tra i soggetti che devono presentare un’istanza esplicita all’INPS figurano molteplici categorie: dai lavoratori autonomi che non hanno una partita IVA attiva ai collaboratori co.co.co., fino a dottorandi, assegnisti di ricerca e alcuni lavoratori stagionali.

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Per tutti questi soggetti, l’assenza di un’azione tempestiva entro la data limite comporta la definitiva perdita del contributo previsto, una lesione del bilancio non indifferente. Il processo di richiesta può essere espletato in pochi passaggi attraverso i servizi telematici dell’Istituto o, in alternativa, si può ricorrere al supporto dei Patronati o utilizzare il contact center.

Ogni minuto perso è un rischio non necessario, con le lancette che corrono veloci verso la mezzanotte che chiuderà per sempre questa finestra di opportunità, il famoso  Bonus 200 euro, è una misura di sostegno economico introdotta in Italia, principalmente con il Decreto Aiuti (Decreto-Legge 17 maggio 2022, n. 50), per aiutare diverse categorie di cittadini a fronteggiare l’aumento dei prezzi e l’inflazione (rincaro energetico e dei beni di consumo).