
L’influenza H1N1 è un tipo di influenza che in questo periodo si sta diffondendo in alcune regioni del nostro Paese. Si tratta di una patologia molto seria che può essere letale per fragili ed immunodepressi.
Nelle scorse ore due persone sono decedute in Veneto a causa di questo virus. Altri tre pazienti, tra cui una donna, gravissima, sono ricoverati in terapia intensiva per le complicanze della patologia, come la polmonite interstiziale. L’Asl di Vicenza ha lanciato un appello a vaccinarsi quanto prima.
Ma in che cosa consiste questa infezione e quali sono i sintomi? L’A-H1N1 è un nuovo ceppo di questa influenza che contiene parti di virus aviari, suini e umani in una combinazione che non era mai stata osservata prima. Per questo gli esperti hanno lanciato l’allarme.

Al momento si sta cercando di capire dove questa variante del virus H1N1 si sia originata, non ci sono prove ad oggi che la mutazione sia avvenuta in Messico. Negli esseri umani i sintomi si manifestano con la sintomatologia che spesso si confonde con quella del virus dell’influenza stagionale.
Le infezioni influenzali di origine suina, possono colpire anche uccelli selvatici, pollame, cavalli ed esseri umani, ma la trasmissione intraspecie è considerata un evento raro. Negli umani i sintomi sono febbre, intomi respiratori come tosse o naso che cola, mal di gola. Accanto a questi sintomi ve ne possono essere altri.
Tra gli altri sintomi che A-H1N1 può manifestare ci sono dolori fisici (in particolare, dolore muscolare) mal di testa, brividi, affaticamento, vomito o diarrea (sintomi non tipici dell’influenza ma riportati in alcuni dei recenti casi di infezione da virus di influenza suina). Il virus si diffonde specie con i droplets, ovvero le goccioline di saliva che le persone si scambiano talvolta quando parlano. Il contagio può avvenire anche per via indiretta , quando le goccioline o altre secrezioni nasali o della gola, si depositano sulle mani o su altre superfici che vengono a contatto con la bocca o il naso di altre persone. Il periodo di incubazione, stando alle recente ricerche, si aggira attorno a 1-7 giorni. Gli adulti che si sono ammalati possono infettare altre persone per un periodo di circa 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, mentre i bambini sono contagiosi per circa 7 giorni dall’inizio della sintomatologia.