I sintomi dell’influenza australiana sono tantissimi e tutti invalidanti: febbre alta che esordisce all’ improvviso, tosse secca e stizzosa, mal di testa, stanchezza e debolezza, brividi, dolori muscolari e articolari, dolori addominali, diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini),mal di gola, naso congestionato e starnuti, perdita di appetito, ridotta qualità del sonno.
I sintomi compaiono dopo circa 1-2 giorni dall’avvenuto contagio, in quanto in generale il periodo di incubazione dell’influenza è breve ma, quando esordiscono, di solito durano 3.4 giorni. Pian piano, diminuiscono, sino a guarire nell’arco di 5-7 giorni.
Questo in sommi capi, in quanto ogni persona ha i suoi tempi e i sintomi possono protrarsi più a lungo, fino a 1-2 settimane. Tutto viene complicato se si sovrappongono altre infezioni, batteriche o virali.
Capiamo bene quanto ognuno abbia il suo periodo di convalescenza. Nella maggior parte dei casi, tutto passa col riposo, stando al caldo, senza farmaci antivirali. Il ruolo dell’idratazione è essenziale, come sempre ribadito dai medici.
Come regola di buon senso, va evitato il contatto con altre persone, specialmente se chi ci circonda ha una patologia grave o fa parte di un gruppo ad altro rischio. La preoccupazione ci sta tutta, specie se i sintomi sono disabilitanti. Il consiglio, in questi casi, è quello di contattare sempre un dottore, e mai affidarsi al fai da te. Un suo saggio responso, è essenziale per due motivi: non farvi spaventare inutilmente e non peggiorare il vostro quadro clinico.