Stando agli ultimi dati forniti dall’Iss, riferiti alle ultime settimane, i casi stimati di sindrome simil-influenzale sono circa 375mila, per un totale di circa 1.264.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza ai primi di ottobre. Numeri che lasciano intendere la portata di questa nuova stagione influenzale che sta lasciando a letto milioni di italiani.
Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, Fabrizio Pregliasco ha mostrato una certa preoccupazione per la portata di questa nuova stagione influenzale, mettendo in evidenza quelli che sono i sintomi principali: “Direi che ci sono tutti presupporti per una stagione influenzale che non va sottovalutata. Sono tre i sintomi con cui si riconosce negli adulti: inizio brusco e con febbre a 38 o oltre; il naso chiuso o che gocciola e almeno un sintomo sistemico come dolori muscolari o articolari. E’ chiaro – precisa – che possono esserci delle sfumature e delle variazioni perché in una stagione invernale possono circolare centinaia di virus respiratori, dal rinovirus che è quello che porta il raffreddore al virus sinciziale che si manifesta nei bambini piccoli“.
A preoccupare il noto virologo è il dato particolarmente basso delle vaccinazioni antinfluenzali, che si aggirerebbe intorno al 50% della popolazione candidabile. Troppo poco, per Pregliasco, per tutelare i più fragili e gli anziani.
Gli fa eco in tal senso anche un altro volto noto della virologia italiana, il direttore del San Martino di Genova Matteo Bassetti, il quale ha messo in evidenza alcune criticità legate alla scarsa vaccinazione: “Con anche difficoltà di fare diagnosi differenziali rispetto al Covid, mentre una copertura alta delle vaccinazioni ci avrebbe permesso di fare meglio la le diagnosi. Vedere – rincara l’esperto – che la copertura per l’antinfluenzale è ferma da anni al 50% fa molto male. Infine, trovarci di nuovo per l’ennesimo anno ancora qui al 20 novembre con un’influenza che impazza, con purtroppo una fetta consistente della popolazione più fragile non coperta, è un peccato”.
Quanto ai sintomi, Bassetti parla di febbre alta, anche a 39-40 gradi, interessate le vie respiratorie con tosse e calo di voce e tracheite. In presenza di questi sintomi contattare il proprio medico curante per la terapia del caso.