Influenza 2023-24, ecco quali sono i sintomi a cui prestare attenzione (2 / 2)


Secondo quanto si apprende dai media nazionale il primo caso di influenza, quella vera, è stato riscontrato alcuni giorni addietro su un neonato di Padova. Oltre all’influenza gli esperti quest’anno segnalano anche la circolazione del virus sinciziale, con altri virus ‘cugini’ che nei sintomi si possono confondere con i precedenti.

Per gli esperti questa potrebbe essere una stagione molto impegnativa per quanto riguarda la stessa influenza. “Chiaramente con i primi freddi aumenterà l’incidenza di affezioni delle alte vie respiratorie e aumenterà la circolazione di virus influenzali e parainfluenzali, oltre al Covid-19 che nelle ultime settimane ha stabilizzato la sua prevalenza con minime oscillazioni periodiche” – così afferma Angelo Aliquò, Direttore generale dell’Istituto malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

Il professionista è stato intervistato dalla testata giornalistica Today, alla quale appunto ha spiegato che in questo periodo tali virus circoleranno di più e causeranno man mano un aumento delle infezioni, costringendo molti italiani a letto.

“Fare previsioni non è semplice e in fondo nemmeno opportuno perché la prevalenza dell’influenza nella stagione 2023-2024 dipenderà da numerosi fattori: primo tra tutti le condizioni climatiche che per il momento sono ancora benevole e che hanno un effetto diretto nei confronti della diffusione di virus respiratori influenzali e simil-influenzali” – così ha precisato l’esperto.

L’esperto comunque ravvisa sui sintomi a cui bisogna prestare attenzione per quanto riguarda l’influenza 2023-24, che sono, secondo quanto segnalato dal Ministero della Sanità, respiro affannoso, febbre alta, tosse e dolori muscolari. “La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e soggetti con patologie croniche) sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base” – queste le parole del dottor Aliquò. La vaccinazione rimane assolutamente consigliata per le persone fragili.