Infettivo e pericoloso, cause e rimedi dell’Herpes Zoster (detto anche fuoco di Sant’Antonio) (2 / 2)

Il prurito e le bolle sono l’effetto della reazione allergica innescata dal nostro corpo

Partendo dalla definizione medica, il fuoco di Sant’Antonio è una patologia di origine virale innescata da un virus appartenente alla famiglia degli Herpes, il varicella-zoster VZV. Come ricorda il suo stesso nome, questo virus è responsabile della varicella, un’altra patologia ben nota, che siamo soliti contrarre specialmente da bambini.

La particolarità di questo virus è che tende a nascondersi nel tessuto nervoso, provocando così, tra i sintomi, una specie di scarica elettrica che corre lungo i nervi. Può rimanere latente anche per diversi anni, sino a che poi, in un momento di calo del sistema immunitario, attecchisce e innesca il fuoco di Sant’Antonio.

Tra i sintomi più comuni sono noti un dolore particolarmente acuto e bruciante che colpisce i nervi. L’area dolorante può essere ricoperta da un’eruzione cutanea rossa di forma allungata e da numerose vesciche pruriginose. A questo si aggiungono spesso anche mal di testa, febbre, brividi, dolori di stomaco, spossatezza e stanchezza.

Passando poi ai rimedi più comuni per calmare il fuoco di Sant’Antonio spiccano, in base alle indicazioni del medico, il paracetamolo o l’aspirina; la vitamina C e le vitamine del gruppo B e una compressa multivitaminica con Zinco. Per le vesciche potrebbero essere applicate creme o unguenti o altri rimedi naturali, come un impacco freddo, toccare l’infezione con acqua ossigenata, una pomata antibiotica ed evitare assolutamente ilcaldo e qualsiasi forma di calore.

Qualora l’infezione non si risolva naturalmente nell’arco di qualche settimana, sarà possibile ricorrere ai farmaci antivirali, antinfiammatori e antidolorifici. Il fuoco di Sant’Antonio può essere contagioso e risulta trasmissibile con il contatto diretto con le vesciche infette. E’ bene, quindi, tenersi alla larga dai soggetti che hanno sviluppato questi sintomi.