Incontro ravvicinato del terzo tipo: ""Non capivo, sembrava uno scheletro" (2 / 2)

L’immagine è davvero mostruosa, impressionante. Qualcuno la associa ad un qualcosa di robotico, qualcun’altro ad un giocattolo terrificante per bambini che non hanno paura, altri ancora ad una creatura aliena dato che non capita poi tutti i  giorni di vedere un qualcosa di simile.

Ma è reale? E’ un fotomontaggio? Posso assicurarvi che non c’è alcuna finzione ma si tratta di una curiosa creatura in cui si è imbattuto un uomo mentre camminava per strada, riprendendo l’incontro che non è stato, di sicuro, così facile, con il suo cellulare.

Quest’essere dall’aspetto terrificante riusciva a camuffarsi alla grande con l’ambiente circostante, in particolare con la vegetazione fitta, ma sarebbe potuto costare a caro prezzo un incontro ravvicinatissimo con essa. Parliamo, per chi non lo sapesse, della vipera del Gabon, vera e propria maestra del travestimento. Il video amatoriale dell’incontro ravvicinato del terzo tipo con quello che è considerato uno  tra i rettili più velenosi al mondo, è iniziato a circolare sul web, facendo, in men che non si dica, il boom di condivisioni.

Le sue lunghe zanne secernono un veleno che, intaccando i tessuti, può causare gravissimi danni, dolori atroci, sino al trapasso. La vipera del Gabon ha la testa triangolare ed è talmente in grado di mimetizzarsi, che sferra il suo attacco inaspettatamente, con conseguenze devastanti. Per fortuna un incontro con gli umani è raro, popolando solo alcune aree dell’Africa, anche se, ultimamente, alcuni americani hanno preso l’abitudine di tenere la simpatica “viperetta” all’interno di teche, come se si trattasse di tartarughe o camaleonti.

Solo l’anno scorso, in Virginia, il proprietario di una vipera del Gabon è stato morso dal rettile. Immediatamente trasportato al Richmond Hospital, le sue sorti sono state affidate alle mani dei medici che hanno lottato contro il tempo, pur di recuperare da altri centri sanitari dei sieri anti-veleno da inoculargli, salvandogli la vita. Non si è trattato di un caso isolato, purtroppo, dal momento che incidenti simili si sono verificati anche in Georgia e in altre zone limitrofe. Si tratta di avvistamenti di serpenti velenosissimi, sfuggiti alle teche dei loro proprietari, ignari del pericolo che avrebbero potuto causare.