La notte appena passata è stata tremenda per Milano e, di conseguenza, per l’Italia intera che ha appreso la drammatica notizia a mezzo stampa. In una delle stanze della Casa per Coniugi, una casa di riposo milanese in via dei Cinquecento, zona Corvetto, all’1:20, è divampato un rogo. Le fiamme, come potete vedere dalle immagini diffusesi, di ora in ora, sul web e sulle principali testate, hanno preso il sopravvento. L’allarme è stato dato al 112 da alcuni dipendenti della struttura, che hanno riferito della presenza di fumo
Il bilancio, purtroppo, è drammatico: sono sei le vittime e 80 i feriti, di cui due gravi, portati al Policlinico e al San Raffaele, mentre gli altri anziani coinvolti si trovano, al momento, distribuiti in 15 strutture ospedaliere tra Milano e l’hinterland. Uno scenario davvero tremendo, quello che i soccorritori, sopraggiunti sul posto, si sono trovati dinnanzi agli occhi.
Le vittime sono cinque donne e un uomo: due donne di 56 e 87 anni sono decedute, travolte dalle fiamme, mentre un 73enne, e tre donne di 75, 85 e 84 anni, non ce l’hanno fatta a causa dell’intossicazione da fumo. Tutti gli altri, come spiegato dai soccorritori, “Hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo, ma nessun paziente risulta ustionato”.
Ma cosa è accaduto? Qual è la causa dell’incendio? Stando ad una prima sommaria ricostruzione, il rogo si è sviluppato in una camera specifica, quella in cui si trovavano le due donne morte carbonizzate, senza diffondersi in tutta la casa di riposo che ospitava, al momento della tragedia, 173 persone. Ovviamente ogni pista è al vaglio degli inquirenti anche se, per il momento, è esclusa una matrice dolosa. Nicola Micele, comandante provinciale vigili del fuoco di Milano, ha spiegato: “La dinamica è abbastanza chiara, la causa scatenante è da accertare. Sembra verosimile che all’interno di questa stanza in qualche modo dal punto di vista delle fiamme l’incendio è rimasto confinato lì”.
Uno scenario tremendo, trattandosi di intervenire un un contesto complicato, legato al fatto che gli ospiti della struttura erano in parte non deambulanti e occorreva trarli in salvo dalle fiamme, dato che il primo piano era completamente invaso dal fumo. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato: “Dopo la segnalazione di una persona di servizio, l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato tempestivo”, precisando che “fiamme sono state limitate ad una stanza. Sulle cause è impossibile stabilirle e non credo che sia saggio fare ipotesi ”.
Marcello Viola, procuratore capo di Milano, ha fatto sapere che ci sono magistrati al lavoro, assieme alla polizia e ai vigili del fuoco, dal momento che è stato aperto un fascicolo sull’accaduto, per capire cosa è successo. Si tratta di un lavoro che richiederà del tempo, confermando che, allo stato attuale, non ci sono elementi per pensare al dolo. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha dichiarato: “Voglio esprimere a nome del governo le condoglianze alle famiglie delle vittime della tragedia di Milano e gli auguri di pronta guarigione a tutti i feriti. Si tratta di persone anziane che ci stanno particolarmente a cuore. Sono persone che hanno lavorato per l’Italia e ci hanno permesso di diventare la seconda potenza industriale europea. Li seguiamo con affetto a attenzione”, precisando che quanto accaduto “ha ferito tutti noi e tutta la comunità nazionale”. Pur non essendo nota la causa dell’incendio, si propende, allo stato attuale, per una causa accidentale, anche se maggiori informazioni le potremo avere solo al termine delle complesse indagini e dei rilievi che sono delegati a Nia (Nucleo investigativo antincendi) dei vigili del fuoco. Saremo pronti a fornirvi i dovuti aggiornamenti.