Sono in milioni gli italiani che seguono con apprensione il quadro clinico del critico d’arte, specialmente dopo che, tramite interviste televisive e a mezzo stampa, si è appreso che è molto delicato. Nelle scorse settimane, dopo mesi di ritiro dalla vita pubblica per curarsi dopo i problemi alla prostata, un intervento al cuore e la depressione, Vittorio Sgarbi è tornato a mostrarsi in pubblico: è andato a votare per le elezioni regionali a San Severino Marche, in provincia di Macerata, e ha condiviso gli scatti su Instagram.
In men che non si dica, quelle foto che il critico d’arte ha scelto di pubblicare, hanno lasciato il segno nei cuori dei fan che si sono preoccupati tantissimo nel vederlo così scarnito e provato, a tratti irriconoscibile, ben lontano dall’immagine di uomo resiliente che l’ha sempre contradistinto.
La voce che ha squarciato questo muro di riservatezza è preoccupazione, in queste ultime ore, è quella di Barbara Hary, ex compagna del professore e madre di sua figlia Evelina.Nelle sue parole c’è tutta l’amarezza di chi è testimone di un calvario, un quadro clinico e personale descritto con toni accorati: “Sta molto male. Non ce la fa, è in uno stato pietoso”, aggiungendo, come riportato da Today.it: ” In un altro scatto che ha mia figlia, mai pubblicato dai giornali, fatto durante l’intervista di Cazzullo, lui sembra addirittura, non so… uno spettro”. Secondo la donna, l’intellettuale non sarebbe libero nemmeno di ricevere conforto. “Non gli permettono di vedere nessuno,” gettando un’ombra sul contesto che circonda il critico e alimentando i timori sulle sue reali possibilità di recupero.
L’ex di Sgarbi ha aggiunto: “Prima mi capitava spesso di vederlo, accompagnavo Evelina. Dal 2024 questi incontri hanno cominciato a diradarsi. Mia figlia lo ha visto a settembre . Mi ha detto: mamma, vedessi com’è dimagrito. Fa impressione. Lui aveva già cominciato questo deperimento organico allora. Poi, a ottobre e novembre, si sono incontrati a Milano e Ferrara. Vittorio è stato male durante una presentazione, e lì hanno cominciato a tagliarla fuori. Tu vai via, noi lo portiamo a Lugano. Evelina l’ha cercato a Natale, a Capodanno. Ma niente, perché c’è chi gestisce per lui le chiamate, a chi rispondere e a chi no. Poi veniamo a sapere che è ricoverato al Gemelli”.
Il progetto di recupero, secondo la madre di sua figlia, è chiaro e ruota intorno a un cambio di scenario e alla figura di sua sorella. L’unica speranza risiede infatti nell’intervento di Elisabetta Sgarbi. Solo lei, sostiene Barbara Hary, avrebbe la forza necessaria per riportare l’uomo alla sua piena essenza.Per ritrovare sé stesso, l’unica via è lasciare l’ambiente che lo sta soffocando. È necessario portarlo via da Roma e fargli ritrovare il suo centro, la sua casa di famiglia a Ferrara, dove potrebbe finalmente “ritrovare sé stesso”.