In una villa di una famiglia facoltosa, la signora Rosetta stava seduta al tavolo della cucina, sorseggiando un tè pomeridiano. Maria, la donna di servizio, era in piedi davanti a lei, nervosa ma determinata. Dopo tre mesi di lavoro incessante, sentiva che era il momento di fare una richiesta audace: un aumento di stipendio.
“Signora,” iniziò Maria con un tono rispettoso ma deciso, “vorrei parlarle di una questione importante.” Rosetta alzò gli occhi dal suo tè e la guardò con aria scettica. “Maria, dimmi… perché meriti un aumento? Lavori qui solamente da tre mesi e già ti permetti di fare certe richieste?” Maria, con un lieve sorriso, rispose con calma: “Ci sono tre motivi per cui merito questo aumento, signora.”
La padrona di casa la scrutò attentamente, pronta a sminuire ogni argomentazione. “E quali sarebbero questi motivi, Maria?” “Il primo è che stiro meglio di lei,” disse Maria, con un sorriso furbo. Rosetta sollevò un sopracciglio, incredula. “Chi lo ha detto?” “Suo marito, signora,” rispose Maria senza battere ciglio.
La signora divenne visibilmente più tesa. “Ah, e il secondo motivo?” Maria non esitò. “Cucino meglio di lei.” La reazione della padrona di casa fu un’esplosione di incredulità. “Che assurdità, Maria! Chi te l’ha detto?” “Sempre suo marito, signora,” rispose con calma. Rosetta si alzò di scatto, furiosa. “E il terzo motivo?” Maria fece una pausa, poi con un sorriso enigmatico rispose: “Sono meglio di lei anche nell’intimità!”
A questo punto, la signora non riuscì a trattenere un urlo di rabbia. “Ma come ti permetti? Anche questo te l’ha detto mio marito???” Maria la guardò con un sorriso beffardo. “No, signora. Mi l’ha detto il giardiniere.” AHAHAH