Il tunnel è crollato, ci sono almeno 40 operai intrappolati all’interno (2 / 2)

In India, i soccorritori sono al lavoro, senza sosta,  per estrarre da  40 operai rimasti intrappolati da domenica,  in un tunnel in costruzione crollato nello stato dell’Uttarakhand. Si opera con strumenti per perforare ed escavatori mentre, attraverso tubi di metallo, verranno calati giubbotti impermeabili per tirare su gli operai. Il tunnel parzialmente crollato è parte di un’arteria autostradale, progettata per collegare vari siti di pellegrinaggio indù e chiamata Chardham All-Weather Road.

Sappiamo quanto il fattore temporale sia preziosissimo, dal momento che più passano le ore e, in questo caso, i giorni, più il rischio che i 40 operai rimasti intrappolati all’interno del tunnel, possano perdere la vita, quando l’ossigeno finirà, è forte.  A causare il crollo è stata una frana, abbattutasi domenica.

Il crollo ha interessato una parte del tunnel lunga 4,5 chilometri, situata a circa 200 metri dall’ingresso e, fortunatamente, da quanto diramato a mezzo stampa, i soccorritori, attraverso dei Walkie-talkie, sono riusciti a comunicare con gli operai che, secondo le informazioni della polizia locale, sarebbero tutti salvi, grazie ad un tubo che sta pompando ossigeno nella parte crollata.

Per il momento i quaranta operai hanno ossigeno e acqua ma non sono stati ancora tirati fuori. Si sta pensando a come estrarli, scavando, senza sosta, nella terra. Peraltro la zona non è delle migliori, a causa dell’impervietà, essendo immersa nelle montagne altamente suggestive, piene di templi indù che, ogni anno, attirano milioni di turisti e di pellegrini, ma anche fortemente difficile da raggiungere.

La protezione civile ha fatto sapere che, seppur grave , nell’accaduto c’è un lato positivo: il fatto che la frana, pur avendo determinato il crollo di un tratto lungo 4 chilometri e mezzo, ha lasciato un’area di 400 metri libera e in essa gli operai intrappolati possono, quanto meno, muoversi e camminare. Ovviamente le ore e i giorni stanno passando per cui il tempo sta remando conto. E’ una corsa contro di lui, con la speranza di estrare i quaranta operai tutti vivi, al più presto. Sono ore concitate, non solo per il popolo indiano ma per il mondo intero che, attraverso i media, sta seguendo questa tremenda vicenda, pregando per un epilogo positivo in tempi brevissimi.