Come abbiamo detto Manuel Bortuzzo da quel giorno in cui è stato colpito ha cambiato radicalmente la sua esistenza. Adesso il nuotatore si è raccontato in una lunga intervista al Corriere del Veneto. Ad intervistarlo la collega Francesca Visentin.
Nel corso della sua intervista Manuel non ha nascosto le difficoltà del poter tornare a nuotare. Il percorso per riprendere il nuoto è stato lungo e faticoso ma ad oggi Bortuzzo ha ripreso in mano la sua vita e ha spiegato tutti i particolari appunto nell’intervista rilasciata alla stampa.
“Mi faceva stare male l’idea di ripartire da zero, ma per arrivare a un altro livello, non più al mio livello di prima. Ho attraversato una grande sofferenza, che mi è rimasta impressa nel corpo. Il mio dolore è inciso sul corpo” – queste le parole di Manuel Bortuzzo.
“Per quanto si possa essere maturi, non si è mai pronti a ritrovarsi disabili da un giorno all’altro. Non è paragonabile a nulla, è peggio di un lutto, perché il lutto non tocca il proprio fisico, è come il lutto di sé. Sento la mancanza di me, devo elaborare il lutto di me stesso, dire addio a una parte di me che è deceduta” – queste le parole di Bortuzzo alla giornalista Visentin.
Bortuzzo ha riferito di aver accettato la sedia a rotelle anche se ovviamente a questo non è mai preparato nessuno. Che poi ha concluso la sua lunga intervista con parole molto commoventi e che fanno davvero riflettere.
“Non è facile dire addio a una parte di sé nel fiore della giovinezza. Chi capisce questo riuscirà a starmi accanto sempre. Oggi sono più sereno e realista. So che posso essere felice, ma anche completamente disperato, mi accetto in ogni sfaccettatura, per quello che sono” – queste le parole di Bortuzzo che hanno commosso i fan.