Il silenzio di Sinner dopo la scomparsa di Pietrangeli: il motivo (1 / 2)

Il silenzio di Sinner dopo la scomparsa di Pietrangeli: il motivo

In un attimo, il mondo del tennis italiano si è ritrovato avvolto in un velo di sospensione e di lutto. La notizia della scomparsa di un monumento nazionale, una vera leggenda, ha fatto vibrare il Paese, segnando la fine di un’era irripetibile per lo sport italiano. Campioni, figure istituzionali e tifosi hanno immediatamente riversato il loro cordoglio e il tributo dovuto a Nicola Pietrangeli.

Ogni parola, ogni ricordo, ha riempito le piattaforme social e le pagine dei giornali, onorando la memoria di un’icona. Eppure, in questa marea di messaggi e riconoscimenti, un vuoto assordante ha iniziato a farsi sentire, un’assenza notata da tutti gli addetti ai lavori.Si tratta del silenzio di Jannik Sinner, l’uomo che oggi incarna la nuova generazione vincente e che è il tennista numero due al mondo.

Per ore il campione altoatesino è rimasto un’ombra, il suo profilo social totalmente immobile, senza una riga per la figura che, nel bene o nel male, aveva rappresentato l’Italia nel mondo della racchetta.

Una reazione mancata, da parte dell’atleta più in vista, che innesca un interrogativo profondo e che ha presto dominato la conversazione pubblica: cosa si nasconde davvero dietro questa scelta così anomala?

Due piste, in particolare, hanno iniziato a farsi strada tra gli addetti ai lavori, spostando l’attenzione lontano dai campi da gioco per esplorare un’ipotesi remota e un’altra che affonda le radici in un vecchio, mai sopito, dissidio.

Ma qual è il vero, concreto motivo del mancato tributo da parte di colui che l’Italia considera l’erede legittimo di quel mito sportivo?