Il sale danneggia il cervello, le ossa e lo stomaco? La risposta degli esperti

Ridurre il sale è una mossa semplice che ha davvero il valore di una medicina anti-age, perché consente di proteggere la nostra salute e allunga la vita. La scienza spiega anche che il sale può danneggiare ossa, neuroni e stomaco.

Il sale danneggia il cervello, le ossa e lo stomaco? La risposta degli esperti

Come tutti sanno il sale fa male e in età matura i rischi sono maggiori. L’apporto di sale, raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, è quello di 5 g al giorno, che corrispondono circa ad un cucchiaino, eppure alcuni dati relativi alla popolazione adulta italiana rilevano che il consumo medio di sale è pari a 9.7 g al giorno.

Pensare che il sale faccia male solo alla pressione sanguigna è errato, in quanto molte ricerche scientifiche mettono luce su come un abuso di sale nella nostra alimentazione possa alla lunga danneggiare non solo il cuore ma anche altri organi del nostro corpo quali, cervello, pelle, ossa, reni e stomaco.

Vediamo ora tutti i danni di una dieta iper-sodica.

Il rischio di infarto

Come si sa più si sonsuma sale più è maggiore la possibilità di sviluppare ipertensione arteriosa. Il sale può rendere le arterie più spesse e danneggiare il sottile rivestimento dei vasi sanguigni, inoltre un eccesso di sodio nell’alimentazione in alcuni soggetti determina anche un ingrossamento del ventricolo sinistro, condizione che predispone il soggetto a malattie cardiovascolari e cardiache di vario genere. 

Declino cognitivo

L’eccesso di sale provocherebbe un accumolo della proteina Tau legata allo sviluppo di forme di Alzheimer e demenza (studio pubblicato si Nature nel 2020).

Una riduzione del sale nell’alimentazione potrebbe prevenire alcune patologie neurodegenerative, quali la demenza negli anziani.

Danneggia lo stomaco

Molti studi mostrano da anni come l’eccessivo consumo di sale nei cibi, sviluppi patologie a livello dello stomaco. Oltre alle ulcere, l’abuso di sale favorirebbe anche il tumore gastrico. Inoltre l’assunzione di sale è stata correlata con l’infezione da Helicobacter pylori ed è possibile che questi due fattori in sinergia possano portare con il tempo allo sviluppo del cancro allo stomaco.

Altri problemi causati dal sale 

Quando il nostro corpo elimina il sodio, con l’urina, si perde anche il calcio. Secondo alcune stime, per ogni grammo di sodio eliminato al giorno perdiamo anche 26,3 mg di calcio e questo può portare, nel giro di un anno a una riduzione dell’1% di massa ossea.

Il grosso del sodio lo eliminiamo proprio con i reni, che vengono sottoposti a un carico di lavoro. Inoltre troppo sale può favorire anche il passaggio di calcio nei reni e di conseguenza la formazione di calcoli renali.

La formazione di cellulite, edemi e gonfiori si ha quando il sodio è in eccesso nel nostro organismo, in quanto esso va a legarsi all’acqua depositandosi sui tessuti. 

Dallo studio condotto dai National Institutes of Health americani, ha mostrato che i livelli sierici di sodio nel nostro corpo sono collegati alla comparsa di alcune patologie croniche, oltre che a un invecchiamento biologico più rapido.

Dunque, ridurre il sodio nel sangue è una mossa anti-age, per questo è fondamentale una buona idratazione, che fa appunto diminuire il sodio sierico.

Inoltre un eccesso di sale comporta a un maggior aumento di fame, non a caso si dice che il sale stimoli l’appetito. Più un oiatto è salato più si tende a consumarlo, pensiamo ad esempio agli aperitivi, che sono sempre alimenti salati e quindi con il loro consumofavoriscono anche un aumento del peso corporeo.

Rimedi naturali se abbiamo esagerato con i cibi salati

Il segnale più evidente del consumo di cibi salati è il gonfiore di addome, mani e caviglie. Possono essere di aiuto integratori drenanti e infusi depurativi, come un decotto di radice di ortica, che si trova in erboristeria.

Consigli per una dieta a basso contenuto di sale

  • Abbonda con spezie e aromi (pepe, peperoncino, noce moscata, rosmarino, maggiorana) che ingannano le nostre papille gustative;

  • fare uso di limone e aceto (mettere questi ingredienti sulle verdure, sia cotte che crude, al posto del sale;

  • scegli il dado giusto (invece del dado classico, quello di verdure con ridotto apporto di sale);

  • Prepara la “saliera quotidiana” (giusto un cucchiaino da dosare durante tutta la giornata nei cibi).

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