Il professor Iacobello svela chi sono i soggetti che si ammalano con la nuova variante (2 / 2)

Sulla base dei dati del bollettino diramato dal Ministero della Salute in data 2 luglio, nelle ultime 24 ore, erano stati segnalati 84.700 i nuovi casi Covid. Un numero decisamente più elevato rispetto a quello rilevato solo una settimana prima, che erano stati 56.386. Al 2 luglio, le ospedalizzazioni erano salite, così come i ricoveri ordinari. A delinearci quanto sta accadendo, in modo da fugarci molti dubbi su questa variante che sta destando non poca preoccupazione, ci ha pensato Carmelo Iacobello, infettivologo dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

L’esperto, all’Adnkronos ha dichiarato: “Purtroppo ce lo aspettavamo non già dall’estate ma da inizio autunno ma il virus, appunto, è arrivato prima con la sua variante Omicron 5. Questo virus si trasmette con una tale estrema velocità da un soggetto ad un altro che lo rende tale da superare gli effetti neutralizzanti degli ultravioletti”.

L’esperto ha aggiunto che il virus passa da un individuo a tredici, ovvero, abbiamo un “R zero” a 13 che è il più alto in assoluto sin ora registrato tra tutti i virus. Si tratta, dice l’infettivologo, di un virus che ha meno impatto sul polmone e sulle vie aeree più basse, gradendo, invece, le prime vie aree. Questo fa sì che chi si ammala non “prende” più quelle “brutte” polmoniti a cui abbiamo assistito negli altri ceppi.

Purtroppo sono tornati ad aumentare i casi di polmonite che richiedono il ricovero ospedaliero e la sottoposizione dei contagiati a ventilazione assistita. A darci questa brutta notizia è il presidente nazionale del Servizio Sanitario di Urgenza 118, Mario Balzanelli. “Ora stiamo ricominciando a vedere polmoniti provocate dalla Omicron BA.5, che riesce a raggiungere gli alveoli polmonari“.

Iacobello ha concluso dicendo che negli ospedali l’impatto è numerico, con un tasso di ricoveri superiore rispetto a quello che è logico aspettarsi a seguito dei tamponi che dobbiamo eseguire con tanta gente che si ritrova “positiva” pur essendo venuta in ospedale per altri motivi di salute.