Il pilota italiano non ce l’ha fatta, è deceduto in pista (2 / 2)

Sono in tantissimi i siti nazionali che hanno ripercorso la tremenda storia del povero pilota italiano 61enne Massimo Bottari, che vedete in foto. Tra questi il Corriere della Sera, che ha ricostruito cosa è successo.  Il centauro, nel corso delle prove libere sul circuito di Vallelunga,   Roma, per il National Trophy, è caduto rovinosamente sull’asfalto.

Pare che abbia perso il controllo della moto  al Tornantino,  sino all’impatto col manto stradale.  Una perdita di controllo del mezzo,   è alla base del decesso del povero pilota, sebbene, al momento, tra lo sconcerto collettivo, restano da capire i motivi  alla base della prematura quanto improvvisa dipartita.

Per far luce sulla causa della caduta,  dopo gli opportuni rilievi eseguiti sul posto, saranno ora i carabinieri della stazione di Campagnano Romano e della compagnia Cassia  ad effettuare le opportune indagini, senza tralasciare nessuna ipotesi, in modo da ricostruire, con dovizia di particolari, che cosa abbia potuto  comportare la rovinosa caduta di Massimo.

 

 

Non è escluso, dicono  le forze dell’ordine, che il pilota, nel corso del suo giro, possa aver avuto un malore improvviso che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo. Doveroso è  far luce sulla dinamica esatta dell’incidente, in modo da comunicarla ai familiari e agli amici di Bottari che, giustamente, non si capacitano e sono straziati dalla perdita del loro caro.

Massimo Bottari era membro del Motoclub Rosmas, parte della Federazione Motociclistica Italiana,  e il suo improvviso decesso è un colpo al cuore per tutti coloro che sono accomunati dalla sua stessa passione per le due ruote. Un mondo adrenalinico, quello delle moto, ma anche imprevedibile, e l’esempio è quanto accaduto al povero Bottari. Tra i tanti messaggi di cordoglio, sul profilo Facebook del National Trophy si legge: “Passione e cortesia il tuo biglietto da visita che ti ha sempre contraddistinto. Buon viaggio caro Massimo ci mancherai”. Non possiamo che stringerci ai familiari, ponendo loro le nostre più sentite condoglianze.