Il piccolo Carlo deceduto in mare a 6 anni, la mamma rompe il silenzio (2 / 2)

 

Carlo è annegato vicino alla riva e ogni speranza, per la madre, di poterlo riabbracciare, sono state vanificate. Non ci sono parole che possano descrivere il dolore di una madre che perde un figlio, in quanto la dipartita è considerata contro natura, contro ogni logica.

La donna, con la voce rotta dal pianto, ha pronunciato sottovoce questa frase: «Lo avevo sotto gli occhi». Poche parole, ma che toccano le corde emotive di tutti noi.

Questo è ciò che la mamma di Carlo , il bimbo di sei anni annegato l’11 agosto nelle acque di Cavallino-Treporti, nonostante lo strazio, è riuscita a esternare, pervasa da un senso di colpa e dalla disperazione che niente e nessuno potranno lenire. Il suo piccolo Carlo era lì, a pochi metri dalla riva, mentre la madre lo osservava.

 

Tutto ad un tratto, l’incubo si è materializzato. Ha prima iniziato a cercare il figlio con lo sguardo, poi , disperata, ha allertato i bagnini , che si sono mossi sin da subito sulle sue tracce,  sperando sino alla fine che fosse scappato. Purtroppo, dopo 11 incessanti ore di ricerche , purtroppo, è giunta la tremenda notizia:  il ritrovamento del corpo di Carlo,  a due metri di profondità, adagiato vicino a un frangiflutti, ha posto fine ad ogni speranza, anche alla più flebile dei genitori e di tutti i familiari più stretti del povero Carlo.

La mamma ha rilasciato un’intervista a Repubblica, confessando: «Avevo smesso di vivere quando l’ho perso di vista». Aveva già intuito che qualcosa di grave e di irreversibile fosse successo. Quel sentore, purtroppo, si è trasformato in realtà. Non ci sono parole dinnanzi a racconti come questi che ci toccano, tutti, nel profondo. Vorremmo abbracciarla ma nessuno potrà mai restituirle il suo Carlo.

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