Il padrone del cane precipitato dal secondo piano rompe il silenzio: "Non è vero.." (2 / 2)

Dal momento che la notizia del cane caduto dal balcone che avrebbe colpito la donna incinta è iniziata a circolare velocemente sul web, ci ha pensato Gabriele, compagno di Emilia, la proprietaria del rottweiler che venerdì 27 ottobre è caduto dal terzo piano di un palazzo in via Frattina, a rompere il silenzio, fornendo la sua versione dell’accaduto, in un’intervista rilasciata a fanpage.it.

L’uomo ha dichiarato: “Codi non è precipitato addosso alla donna incinta, ma è finito direttamente sull’asfalto, lei per lo spavento ha indietreggiato ed è caduta a terra battendo la testa“. Una versione della dinamica della vicenda molto diversa da quella data dai giornali finora, cui si aggiunge  la sofferenza che si sta vivendo in casa in questi giorni così forti: “non dormiamo e non mangiamo da due giorni, Emilia è addolorata”.

Un racconto che, come riportato da fanpage.it, prosegue così_ “Quando sono arrivato in via Frattina la donna incinta era già in ambulanza. Con Emilia ci siamo subito precipitati in ospedale, per sincerarci che stesse bene e parlato con i parenti lasciandogli i nostri contatti. Il giorno dopo abbiamo parlato con vari testimoni oculari, tra i quali una persona che al momento dell’accaduto era accanto alla signora: ha detto che il cane non l’ha nemmeno sfiorata, ma che lei per paura vedendolo cadere si è lanciata all’indietro e ha sbattuto la testa”, facendo leva sul fatto che un cane di quella stazza avrebbe schiacciato la donna, se le fosse caduto sopra, e sul fatto che dalle immagini diramate a mezzo stampa si vede chiaramente che  il cane e la ragazza incinta sono  distanti tre quattro metri, ritenendo inutile il clamore che la vicenda ha innescato.

Gabriele ha ipotizzato, nel corso dell’intervista a fanpage.it, che il cane possa essere caduto in quanto attirato da qualcosa, trattandosi di un cucciolo di undici mesi, quindi forse ha visto un uccello oppure avrà creduto che qualcuno lo stesse chiamando. A seguito della vicenda, che è stata una disgrazia, la padrone avrebbe ricevuto minacce di gente che, ergendosi a giudice, le ha detto di non aver saputo custodire il suo cane ma è stato fatto di peggio, dal momento che è stato diffuso l’indirizzo della coppia, il civico, il piano al punto che per tutelarsi e per tutelare i due minori che hanno in casa, si sono rivolti ad un legale per le querele.

Codi, la mascotte di via Frattina, non è deceduto sul colpo, ma è rimasto agonizzante sull’asfalto, mentre i loro padroni hanno assistito impotenti al suo trapasso. Una versione, quella di Gabriele, completamente differente da quella diramata finora a mezzo stampa, che invita alla riflessione, non credete?!