Vincenzo Pagliuca ha ripercorso cosa è successo nell’ultimo giorno di vita della figlia 23enne Gaia. Ha detto di essere stato lui ad accompagnarla dal dentista, accomodandosi in sala di attesa e da lì sentiva che sua figlia si lamentava perché aveva dolore, forse perché c’erano problemi con l’anestesia. Dopo circa un’ora, una delle assistenti lo ha chiamato, dicendogli di entrare con la massima urgenza nella stanza dove stavano curando Gaia.
Quando è entrato nella stanza, l’ha trovata priva di sensi, cianotica, in arresto cardiaco e quelli sono stati attimi interminabili in cui sono arrivati l’ambulanza, l’elicottero, per poi correre insieme al figlio con la macchina in ospedale.
E’ stato l’inizio di un incubo e da quel giorno, la sua vita non esiste più, sopravvivendo per l’altro suo figlio, più piccolo di Gaia, ma dice, “è come un galleggiamento a peso morto”. Da nove mesi, Vincenzo piange tutti i giorni, non avendo più voglia e desiderio di fare nulla, pieno di tristezza e di un senso di vuoto incredibile, incolmabile.
Pare proprio che il destino si sia accanito, in quanto la mamma di Gaia è venuta a mancare giovane, nel 2011, strappata via da un male incurabile, nel giorno della vigilia di Natale, a soli 50 anni. Gaia, all’epoca, era molto piccola, aveva 10 anni, mentre suo figlio solo sei e si sono fatti forza tutti e tre a vicenda, affrontando il grave lutto. Purtroppo, anche la figlia primogenita ora non c’è più e questi nove mesi, per un padre orfano, sembrano infiniti.
Attualmente sono in corso le indagini attorno alla scomparsa della 23enne e, in prospettiva, il dentista, titolare dello studio di Bastia Umbra, potrebbe subire un processo. Per il momento, gli inquirenti parlano di negligenze e di colpe gravi che hanno portato al decesso della povera Gaia ma è ancora presto per tracciare un quadro completo e Vincenzo, che ha perso la sua ragione di vita, non smette di chiedere giustizia e verità per la figlia deceduta .