Il miracolo di San Gennaro è avvenuto ieri: cos’è successo (2 / 2)

“Oggi più che mai il mondo ha bisogno di pace, e così con San Gennaro vogliamo domandare il dono della pace, con l’impegno di ognuno di noi”. Ancora prima di iniziare la messa, sono state proprio queste le parole pronunciate dall’arcivescovo di Napoli, e l’annuncio del miracolo di San Gennaro  ha rallegrato tutti i presenti all’interno del duomo di Napoli.

Un momento davvero commovente, questo, per tutti i fedeli che, con gli occhi rigati di lacrime, hanno assistito allo sventolio del fazzoletto bianco, quello dell’annuncio della grazia fatta dal patrono, proprio nel giorno della sua festa. Si tratta di una tradizione che dura da più di sei secoli.

Il significato è importantissimo in quanto se la liquefazione avviene, vuol dire che ci sarà un periodo di “ciorta” (fortuna) mentre nel caso contrario, di “disgrazia”. Per chi ha fede,  il miracolo compiuto vuol dire fortuna, e a giudicare di quello che è accaduto quando non c’è stato lo scioglimento ematico,  meglio così.

Andando indietro nel tempo, quanto non c’è stata liquefazione, la Germania ha invaso la polonia, il nostro Paese è entrato in guerra, Napoli è stata colpita da un’epidemia di Colera, c’è stato il terremoto in Irpinia, poi quello a Ischia, è la pandemia da Covid. Senza ombra di dubbio, per i fedeli,  il compimento del miracolo è stato l’ennesima conferma di quanto il rapporto tra il patrono e la città di Napoli sia profondo.

Chi ha fede, ritiene che, grazie allo scioglimento,  che ha fatto tirare un sospiro di sollievo, Napoli sarà immune da imminenti disgrazie e noi non possiamo che gioire per questo, trattandosi di una lieta notizia, una di quelle di cui c’è tantissimo bisogno al giorno d’oggi, specie in questi ultimi giorni, costellati da una cronaca nera nazionale da brividi.