“Nessuno vi vieta di fare ciò che desiderate quando non ci sono, ma per favore, pulite quando avete finito. Quelle lenzuola sono anche mie, e mi sembra una mancanza di rispetto farmele trovare macchiate. Soprattutto è irrispettoso nei confronti di lei farle trovare scuse assurde per tentare di giustificare quegli aloni con pasti a letto che non ha mai fatto in vita sua“.
In questo caso viene anche in rilievo un aspetto di pudore: il marito vuole semplicemente essere sicuro di non dover fare i conti con spiacevoli situazioni nel proprio letto.
“Ai nostri figli so che dite che sei un amico di famiglia: va bene così, non sono ancora abbastanza grandi da poter capire. Non va bene invece la tua tendenza ad alzare il riscaldamento ogni volta che entri in casa, le bollette le pago io e non mi sembra carino da parte tua mandarmi in rovina. A meno che tu non voglia contribuire“. In questo caso viene dunque in risalto anche un aspetto economico che sembra aver fatto irritare non poco l’autore della lettera.
“Come ben saprai – continua il marito nella lettera – lei ci tiene molto a mantenersi in forma, purtroppo però a volte si fa delle paranoie ingiustificate che è bene non alimentare. Pertanto la prossima volta che ti chiederà se ha il sedere grosso, rispondile di no. Altrimenti poi sarò io quello che dovrà accompagnarla a comprare decine di pantaloni nuovi“.
“Come ultimo favore ti chiedo di non mangiare di nuovo tutti i biscotti che trovi in cucina, sono quelli che prepara mia madre per me, dato che mia moglie non sa farli. Se proprio ci tieni a strafogarti, chiedi a lei di provvedere. Bene, con questo è tutto. Buona serata!”. E voi avreste reagito allo stesso modo?