Il Governo di Giorgia Meloni lo ha appena deciso: niente più soldi a questi italiani (2 / 2)

Il maxi emendamento che punta a cancellare il bonus cultura per i diciottenni, il cosiddetto 18app, in modo da ridestinando le risorse, pari a 230 milioni di euro, ad altre misure che sostengano il mondo dello spettacolo e del cinema, è stato firmato dal presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone (Fdi), e dagli onorevoli Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Fi).

Il bonus cultura 2022 è un sostegno di 500 euro destinato ai 18enni arrivato ormai alla sua sesta edizione. Quest’anno il bonus, spendibile entro il 28 febbraio 2023, è per gli studenti nati nell’anno 2003 che hanno compiuto 18 anni nel 2021. Il bonus di 500 euro riservato ai neomaggiorenni può essere speso per acquistare oggetti e attività culturali come: libri, biglietti per concerti, mostre, fiere, musei, spettacoli teatrali, cinema, concerti.

L’incentivo al consumo culturale, introdotto dalla legge di Stabilità del 2016, durante il governo Renzi, prevede per ciascun diciottenne una carta elettronica da 500 euro annui, senza la previsione di limiti di spesa per ogni singolo acquisto, pur non potendo comprare più biglietti per uno stesso spettacolo o più copie dello stesso libro. Finora è sempre stato riconosciuto a tutti i neo-diciottenni, senza limiti di reddito. La proposta è quella di abolire il bonus cultura, incrementando il welfare per i lavoratori dello spettacolo con l’aumento dell’indennità di discontinuità che passa da “40 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022” a “40 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023″. 

L’emendamento della maggioranza prevede anche il “Fondo per il libro”, con una dotazione pari a 15 milioni di euro annui, mentre 30 milioni vanno alle biblioteche dal 2024 e 2 milioni l’anno al Fondo rievocazioni storiche (dal 2019 al 2022) che diventano 5 milioni a partire dal 2023. Il ‘Fondo unico per lo spettacolo’, il Fus diventa ‘Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo’ ed è ”incrementato di euro 40 milioni a decorrere dall’anno 2023”.Il Fondo cinema viene incrementato di 10 milioni e da 250 passa a 260 milioni.

La proposta di abolire il bonus per i neo diciottenni ha fatto insorgere l’opposizione. Dario Franceschini, ex ministro della Cultura, su Twitter ha scritto: “Un emendamento della maggioranza azzera la App 18. Una cosa assurda dopo che Francia, Spagna e Germania hanno introdotto un bonus cultura esplicitamente ispirato dal nostro. Il governo faccia marcia indietro e non tagli alla cultura”. Matteo Renzi, colui che aveva introdotto il bonus cultura per i 18enni durante il suo governo, ha anche annunciato una petizione,scrivendo su Twitter: “Per me è un errore gravissimo”.