La città di Guglionesi sconvolta per la scomparsa dell’«amico di tutti»: «Così professionale da arrivare a lavorare in tutta Italia». «In questo momento chiedo di rispettare il nostro vuoto». Così Carmine Di Carlo, figlio di Nicola, l’autista precipitato nel Po ai Murazzi.
La famiglia Di Carlo, residente a Guglionesi, si è chiusa nel silenzio dopo l’evento che l’ha colpita nel pomeriggio di mercoledì 26 marzo. Uno dei figli sarebbe stato impegnato in un viaggio quando ha appreso della perdita del padre.
Nicola, 63 anni, era molto conosciuto in città insieme ai figli Vincenzo e Carmine, anche loro al lavoro insieme al padre nella ditta di famiglia, la «Di Carlo Tour». «Era un grande lavoratore, molto stimato – lo ricordano amici e conoscenti a Guglionesi –. Era una persona per bene, amico di tutti. Lavorava in ambito turistico da un decennio, la grande serietà dell’azienda lo ha portato ad avere clienti in tutta Italia.
«La famiglia Di Carlo è molto professionale. Conoscono molto bene il settore e sanno come operare», ricorda una guida turistica di Termoli che in passato ha lavorato con l’azienda.
«Nicola, oltre ad essere un collega, era un amico e un grande lavoratore, instancabile. Come me veniva dal sud a Milano a lavorare insieme ai figli e a fare tanti sacrifici, guidando ogni giorno i suoi mezzi con immensa soddisfazione. Non ci sono parole per quello che è successo, siamo tutti increduli», il ricordo di un collega autista.