I parenti di Pierina Paganelli hanno lanciato un accorato appello a Manuela Bianchi, ex amante di Dassilva, affinché racconti tutta la verità in vista dell’incidente probatorio che inizierà domani. Giuliano, Giacomo e Chiara Saponi, assistiti dagli avvocati Monica e Marco Lunedei, sollecitano Manuela a trovare il coraggio di parlare.
La Bianchi avrebbe subito infatti gravi intimidazioni, tali da dissuaderla probabilmente dal raccontare la verità. Le minacce sarebbero state lanciate soprattutto da Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva e ex amica di Manuela, la quale, pur giustificando le sue parole come una “metafora”, avrebbe usato un linguaggio che ha fatto tremare Manuela.
In particolare, avrebbe parlato di una “bara bianca alta 1.70” destinata alla figlia di Manuela, una insinuazione che ha suscitato paura. I familiari di Pierina, pur comprendendo le difficoltà e le paure che hanno impedito a Manuela di parlare fino a questo momento, la invitano ora a dire tutta la verità.
“Più nulla potrà restituirci la mamma, ma solo la verità può portare giustizia”, affermano. Non nutrono sospetti su un possibile coinvolgimento diretto di Manuela nel delitto, ritenendola incapace di avere pianificato il delitto della suocera o, ancor meno, di aver agito direttamente.
La scelta di Manuela di raccontare finalmente ciò che accadde la mattina del 3 ottobre 2023 è vista dai figli di Pierina con comprensione, consapevoli delle difficoltà che ha dovuto affrontare, a partire dalla sua vicinanza fisica con Valeria Bartolucci, attualmente indagata di gravi ipotesi di reato nei suoi confronti. I legali sottolineano che, nonostante le motivazioni che l’hanno trattenuta, la famiglia riconosce lo sforzo di Manuela di dire la verità, consapevoli della prova emotivamente intensa che dovrà affrontare martedì.