Hotel si sgretola, la disperazione in diretta Tv: “Una crisi umanitaria di proporzioni epiche” (2 / 2)

Un grido che non può essere ignorato perché ci troviamo dinnanzi ad una situazione letteralmente fuori controllo, come dimostrano i video amatoriali ripresi da coloro che, in quegli attimi, si sono trovati esattamente dove si è consumata la tragedia. Parlo, ovviamente del Pakistan, in cui le inondazioni improvvise causate dalle piogge monsoniche anormalmente intense hanno provocato la morte di quasi 1000 persone, di cui almeno 343 bambini, danneggiando più di 46 mila abitazioni.

Una situazione talmente fuori controllo che il governo pachistano ha dichiarato lo stato d’emergenza, parlando di “una crisi umanitaria di proporzioni epiche”. Il mese di luglio, in particolare, è stato il più piovoso degli ultimi 3 decenni, con il 133% di pioggia in più rispetto alla media. Tra le zone più colpite dalle alluvioni troviamo il Balochistan, che confina con Iran e Afghanistan, in cui si è registrato il 305% di pioggia in più. Tutto questo è un segno lampante dell’effetto dei cambiamenti climatici  che stanno rendendo fenomeni  un tempo eccezionali, sempre più intensi e frequenti, con un grandissimo numero di vittime e danni difficili da quantificare per via della loro gravità.

Il Balochistan, dopo il crollo del principale ponte ferroviario, è stato tagliato fuori dal resto del Paese, così come drammatica è la situazione nel Sindh. Sono queste le due regioni più colpite dalle alluvioni che si sono abbattute in Pakistan, tanto che il neo premier Shehbaz Sharif si è recato sul posto per assistere alle complesse operazioni di soccorso.

Farrukh Taimur Ghilzai, amministratore delegato delle Ferrovie pakistane, ha fatto delle dichiarazioni agghiaccianti: “i nostri binari, i terrapieni e i cantieri in diversi punti sono stati gravemente colpiti dalle inondazioni”. Immagini terribili, quelle diffuse sul web, diramate dai principali siti d’informazione, che sembrano uscite da un film realizzato tutto con i principali software ma che costituiscono una cruda, spietata realtà che non può essere ignorata.

In particolare, nelle ultime ore sul web sta circolando una tremenda immagine e un video proveniente dal Kemal, in cui un mega hotel da 150 camere, travolto dall’acqua, si è sgretolato in pochi secondi. Occorrono misure di soccorso urgenti, come sottolineato dalla ministra Sherry Rehman, secondo la quale “l’attuale catastrofe climatica richiede un’immediata mobilitazione internazionale e nazionale, non solo sotto forma di cibo, riparo e servizi di sopravvivenza di base, ma dobbiamo inoltre amplificare i nostri sforzi di salvataggio”.