A dieci anni dalla scomparsa di Guerrina la Procura di Arezzo, che indaga sul caso, potrebbe archiviare il caso e dedurre che la donna sia deceduta. Infatti ad oggi unico responsabile indagato per il decesso di Guerrina è don Gratien Alabi, 54 anni, ex parroco a Ca’ Raffaello e consocoiuto come padre Graziano.
Secondo le indagini condotte in questi anni la donna avrebbe avuto una relazione con il religioso. Lei però le avrebbe chiesto di ufficializzare la loro storia e che se il religioso non avrebbe fatto questo avrebbe detto tutto ai suoi superiori. Si pensa che in un attimo di ira padre Graziano abbia tolto la vita alla Piscaglia.
“Padre Graziano aveva da tempo una relazione morbosa con Guerrina. Uno strano amore, perché frequentava continuamente prostitute. I vertici religiosi sapevano quale fosse la sua natura. Noi abbiamo chiesto i danni al religioso come responsabile diretto. E allo stesso tempo abbiamo fatto causa alla diocesi di Arezzo-Cortona Sansepolcro e all’Ordine dei padri Premostratensi a Roma, perché sono stati loro a dare l’incarico a quel prete e gli hanno affidato una funzione liturgica” – così ha dichiarato Mirko Alessandrini, marito della donna.
“Dunque, come recita la giurisprudenza, se il fatto si è consumato nell’esercizio delle funzioni, paga anche l’istituzione. È accaduto anche sugli abusi nei confronti dei minori. A risarcire le persone sono stati il responsabile e l’istituzione a cui ha appartenuto” – queste inoltre le parole di Mirko.
Mirko si augura che un giorno potrà pregare sulla tomba di sua moglie e quindi che il suo corpo venga ritrovato. Come detto dei resti della Piscaglia ad oggi non si ha nessuna traccia. Le autorità pensano padre Graziano possa aver nascosto il corpo, addirittura c’è chi pensa che sia stata affigata.
“In certe sere Guerrina mi manca molto” – così avrebbe detto Mirko al suo avvocato. Vedremo come andrà a finire la vicenda.