Greta muore a 24 anni tra le braccia del compagno (2 / 2)

 

Greta Benedetti se n’è andata per sempre. Ha chiuso i suoi occhi per sempre pochi giorni prima di Natale, in un terribile incidente stradale che l’ha strappata ai suoi cari e alla vita. E’ accaduto in un fine settimana come tanti, nel nel comune di Santa Maria di Sala in località Stigliano all’incrocio tra via Noalese e via Veronese. Un fine settimana che è stato l’ultimo su questa terra per la bellissima Greta. Ma cosa le è accaduto?

Stando ad una prima ricostruzione del dramma, diramata a mezzo stampa, prima sui siti locali, poi, inevitabilmente, su quelli nazionali, Greta e il suo fidanzato viaggiavano in sella a due moto diverse. Il suo compagno ha attraversato l’incrocio indenne, mentre Greta Benedetti, 24enne trevigiana, residente a Preganziol, che lo seguiva su un’altra moto, è stata investita da un’auto.

Un impatto violentissimo, a seguito del quale la povera ragazza è caduta violentemente a terra ed è rimasta esanime sull’asfalto. Il fidanzato, resosi conto dell’incubo che si era materializzato sotto i suoi occhi, è immediatamente tornato indietro, ripercorrendo a ritroso il tratto stradale sino a soccorrere Greta che  è  deceduta praticamente tra le sue braccia.

Greta, originaria di San Trovaso di Preganziol, lascia papà Franco, mamma Silvia e il fratello Christian ma, soprattutto, il figlioletto Christian di soli 6 anni, avuto quando lei aveva solo 18 anni. Una ragazza molto determinata, Greta, che aveva deciso di seguire le orme dei genitori, lavorando come operatrice sociosanitaria alla Castel Monte, cooperativa con sede a Montebelluna. Per un breve periodo di tempo, apprendiamo dai siti d’informazione che si sono occupati del caso, la giovane aveva lavorato a supporto degli anziani a Villa delle Magnolie.

In ogni caso, il suo sogno era quello di lavorare nelle ambulanze come i suoi genitori. Una ragazza altruista, pronta ad aiutare il prossimo, specie se in difficoltà, Greta aveva un’altra grande passione, quella per le moto, al punto che, mettendo i suoi soldi da parte, era riuscita ad acquistare una moto Yamaha di grossa cilindrata. Eppure, è stata proprio quella passione a risultarle fatale nella mattinata di domenica 16 dicembre.